Venezia75 vola nello Spazio con il documentario Lunar City

7 settembre 2018

Come sarà la vita sulla Luna quando il genere umano inizierà a colonizzare il nostro satellite naturale? Lo ha immaginato la regista Alessandra Bonavina nel documentario “Lunar City”, secondo capitolo della trilogia Expedition, prodotto da Omnia Gold Studios Production in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e la Nasa e dedicato alle future missioni lunari, in occasione del 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna del 20 luglio 1969.

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Il documentario, presentato alla 75esima edizione del festival del cinema di Venezia è un viaggio virtuale in un futuro non remoto. Un’avventura che potrebbe sembrare fantascienza ma che invece è già realtà, come ha spiegato la stessa regista. “Il documentario ricostruirà come potrebbe essere la vita degli astronauti sulla Luna – ha detto – farà delle ricostruzioni su ciò che potrebbe essere, racconterà la tecnologia messa in campo dai Paesi e dalle aziende private per ritornare sulla Luna, attraverso delle ricostruzioni reali, perché questo è un documentario e non un film”. A Venezia erano presenti anche Dylan Mathis, Iss Communication Manager della Nasa e gli astronauti italiani dell’Esa, Roberto Vittori, generale pilota sperimentare dell’Aeronautica militare e Paolo Nespoli, protagonista del primo docufilm della trilogia che ha raccontato la missione Vita dell’Asi sull’Iss.

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“Abbiamo bisogno di far vedere ai ragazzi le immagini vere della Luna – ha spiegato Nespoli – di parlare di Scienza, educazione, esplorazione, di lavorare e conoscere perché purtroppo la maggior parte dei simboli che diamo a questi ragazzi sono veloci; quando dico che ci vogliono 20 anni per fare una cosa, mi guardano male, pensano che loro in 4 o 5 anni saranno già miliardari e famosi e sono convinti che funzioni così la vita ma non è così”. “Lo Spazio – ha aggiunto Vittori – sta entrando all’interno della nostra quotidianità non solo come servizi satellitari, telecomunicazione, osservazione della terra, navigazione, ma anche come business. È la dimostrazione che ormai la tecnologia è matura”.

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Andare nello Spazio quindi, costi permettendo, sarà sempre più alla portata di tutti. Non a caso la stessa Nasa si è affidata ad aziende commerciali per produrre le nuove navette “Made in Usa” per riportare gli americani in orbita e una di esse, la Orion della Boeing, avrà il compito di portare di nuovo l’uomo sulla Luna e forse un giorno addirittura verso Marte. E proprio la conquista del pianeta rosso sarà il filo conduttore dell’ultimo docufilm della trilogia di Alessandra Bonavina.

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