Vergogna Rai, durante il TG1 scatta la censura: “Precisi ordini dall’alto” | L’informazione libera è morta per sempre

Tg1 (Raiplay) IlFogliettone
Magra figura del telegiornale del canale ammiraglio del servizio pubblico. Telespettatori indignati, polemiche furibonde.
La censura è l’atto di sopprimere o proibire la comunicazione di idee e informazioni che le autorità considerano dannose, pericolose, sensibili o inconvenienti. Può essere esercitata da governi, istituzioni private o gruppi di pressione e mira a controllare il flusso di informazioni e idee all’interno di una società.
La censura in televisione si manifesta come il controllo dei contenuti trasmessi, attraverso l’eliminazione di specifiche scene o inquadrature, o addirittura il divieto totale di alcune trasmissioni. Spesso è motivata da obiezioni politiche o morali relative alla rappresentazione di violenza esplicita, situazioni sessuali o temi razziali.
Gli standard di censura televisiva variano ampiamente da paese a paese e possono evolvere nel tempo all’interno della stessa nazione a causa di cambiamenti politici o morali. Molti paesi si avvalgono di commissioni governative per censurare e classificare i programmi televisivi e cinematografici.
Sebbene sia comune che i programmi televisivi vengano modificati per rientrare in specifiche classificazioni di rating, alcuni sono stati esplicitamente vietati dalla pubblica visione per ragioni politiche, morali o per contenuti controversi come razzismo o sfruttamento minorile.
Italia penultima per libertà di informazione
Secondo la classifica 2025 di Reporter senza frontiere, l’Italia si colloca al 49esimo posto per libertà di stampa, segnando un peggioramento rispetto al 46esimo posto dell’anno precedente. Questo risultato rappresenta il peggiore piazzamento tra i paesi dell’Europa occidentale.
RSF evidenzia come in Italia la libertà di stampa sia minacciata da diverse dinamiche, tra cui le intimidazioni da parte della criminalità organizzata, specialmente nel sud del paese, e le pressioni politiche. I giornalisti denunciano tentativi di ostacolare la loro attività, in particolare nella copertura di inchieste giudiziarie, attraverso la cosiddetta “legge bavaglio”. Inoltre, vengono segnalate campagne di intimidazione online e casi di giornalisti che vivono sotto scorta a causa delle minacce ricevute.
La censura al TG1
Durante un collegamento in diretta con il Tg1 da Napoli, durante un servizio sul terremoto, dietro la giornalista Francesca Coppola è apparsa una scritta “Free Gaza” con una bandiera palestinese. La regia del telegiornale, accortasi della scritta, ha immediatamente costretto il cameraman a spostare bruscamente l’inquadratura per farla sparire dallo schermo.
L’episodio ha rapidamente suscitato polemiche sui social e non solo. Molti utenti hanno denunciato un tentativo di censura da parte del servizio pubblico, accusando il Tg1 di aver voluto oscurare un messaggio di solidarietà con la popolazione palestinese. Alcuni hanno ironicamente parlato di “TeleMeloni”, alludendo a una presunta influenza politica sulla linea editoriale del telegiornale.