Manovra, via libera (salvo intese) nella notte. Stop cartelle fino dicembre, Dpb a Ue

Manovra, via libera (salvo intese) nella notte. Stop cartelle fino dicembre, Dpb a Ue
18 ottobre 2020

In un Consiglio dei ministri, terminato in piena notte, è arrivato il via libera da parte del governo al Documento programmatico di bilancio atteso dall’Europa e allo schema della legge di bilancio. Un via libera salvo intese per un impianto da 40 miliardi di euro, finanziata per circa 23 miliardi in deficit e che naviga in parte a vista con l’impennata di contagi che sta imponendo necessità aggiuntive in vista di nuovi lockdown seppur parziali. Il decreto urgente varato nella notte, ferma anche la ripresa dell’invio delle cartelle esattoriali che sarebbe altrimenti ricominciato da lunedì, sospensi anche versamenti di somme dovute da cartelle di pagamento, accertamenti esecutivi e pignoramenti di stipendi e pensioni oltreché l’attività di notifica che viene rinviata al 2021. “Fra le misure che entreranno nella prossima legge di bilancio c’è la decontribuzione per 3 anni per le imprese che assumono lavoratori sotto i 35 anni. Una misura che ho fortemente voluto per rilanciare concretamente l’inserimento lavorativo dei giovani, una delle nostre risorse più grandi. Rendiamo i nostri figli protagonisti della rinascita del Paese”, ha scritto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo in un post su facebook.

La riunione del consiglio dei ministri, che è stata preceduta da diversi vertici negli ultimi giorni, è cominciata alle ore 1.05 ed è durata due ore per il varo di una manovra che, si legge nella nota di Palazzo Chigi, “prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese. Allo stesso tempo, vengono messe in campo le risorse necessarie per garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventi su fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura”. Per la Sanità vengono stanziati circa 4 miliardi di euro. Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza Covid-19. Viene inoltre aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.

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Per le famiglie viene finanziata a partire da luglio 2021 una grande riforma, “con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità”, prosegue Palazzo Chigi. Nel Mezzogiorno viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione. Con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro. Vengono stanziati 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo ‘per la fedeltà fiscale’. Per i giovani saranno azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.

Tra le misure di sostegno all’economia viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza Covid. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia Pmi e da Sace. Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Vengono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese. Sul fronte del lavoro e della previdenza, si legge sempre nella nota di Palazzo Chigi, vengono finanziate ulteriori settimane di Cig Covid, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna. Per quanto riguarda i trasporti pubblici con fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.

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Per scuola, università e cultura viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca.
Vengono inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

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