Molinari: “Malati nonostante la mascherina. Nessun virus si può fermare”

Molinari: “Malati nonostante la mascherina. Nessun virus si può fermare”
Riccardo Molinari
18 ottobre 2020

Il Coronavirus oramai ha “azzoppato” anche il Parlamento. La Camera, in particolare, è un focolaio. Fino a poche ore fa, 17 i deputati risultano contagiati. E già la Presidenza ha concesso il primo rinvio di seduta. Mentre empasse sul voto a distanza. Tra i “superstiti”, il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari.

Onorevole Molinari, innanzitutto come sta. I capigruppo del centrodestra sono stati colpiti dal virus cinese?

“Per fortuna, io non sono stato contagiato. Ci siamo visti diverse volte con Lollobrigida che è positivo, come positivi sono la Gelmini e Lupi”.

Ovviamente, nelle riunioni parlamentari avete rispettato le precauzioni del caso, distanziamento… mascherina… E nonostante, il virus ha colpito.

“Evidentemente sì. Tutti dicono di aver seguito le precauzioni, d’altronde il virus non è che si può bloccare”.

A questo punto si va verso una chiusura del parlamento?

“Non mi risulta. Noi però abbiamo chiesto al presidente della Camera Roberto Fico la sospensione dell’esame della proposta di legge Zan sull’omotranfobia, prevista per la prossima settimana, non essendo urgente”.

Va avanti l’ipotesi del voto on line dei parlamentari?

“La maggioranza continua a spingere in questa direzione, ma noi siamo scettici. Ora vediamo quale proposta ci farà il presidente Fico su come organizzare i lavori alla prossima conferenza dei capigruppo che si potrebbe svolgere fra un paio di settimane”.

Il varo dei Dpcm sta assumendo una frequenza molto più alta rispetto alla prima ondata del virus. Pensa che questo può generare più caos a imprese e cittadini?

“Così tutto diventa molto più confusionario. Di certo il sistema imprenditoriale, con questi tempi, non ha la possibilità di organizzarsi, con tutte le conseguenze che ne derivano. Poi c’è il ministro Speranza che parla di ‘chiusura delle attività non necessarie’. Ma che vuol dire chiudere le attività non necessarie… una frase che lascia il tempo che trova. Come ci lascia perplessi la questione degli orari. Il ristorante, per esempio, perché dovrà chiude a mezzanotte nonostante applica tutte le misure anti-Covid, se chiude qualche ora dopo? O vietare la vendita degli alcolici nei bar e chiudere alle 22. In sostanza, il nostro timore è che alla fine tutto ciò non blocchi la movida ma danneggia ancor di più l’economia.

Sul Mes s’è ancora in alto mare.

“Dal dibattito in Aula della scorsa settimana, è emerso che anche il Pd e il M5s ha votato conto il Mes. L’unico partito che ha votato a favore è stato Forza Italia. In sostanza, il governo vive una contraddizione: ci sono esponenti del Pd che tutti i giorni sbandierano ‘vogliamo il Mes’ e poi in Aula votano contro, come tutto il centrosinistra. La nostra posizione, invece, è chiara: siamo contro”.

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