Villaggi Club Med in vendita. E gli italiani si fanno avanti

16 agosto 2014

Per una volta è l’Italia che punta al controllo di un asset storico di un altro paese e non il contrario. Via libera all’Opa dell’investitore italiano Andrea Bonomi su Club Med, la blasonatissima catena mondiale di villaggi turistici fondata nel 1950 e fiore all’occhiello dell’industria francese dei viaggi all’estero. L’Autorité des marchés financiers, la Consob francese, ha dato l’ok all’offerta pubblica di acquisto sul Club presentata da Global Resorts, società che fa capo al fondo di private equity Investindustrial di Bonomi. L’operazione valorizza la società francese leader dei villaggi vacanze a 790 milioni di euro. L’offerta, al prezzo di 21 euro per azione, si contrappone a quella presentata da Gaillon Invest, la joint venture partecipata dalla cinese Fosun e dalla francese Ardian, a 17,50 euro per azione. Così l’offerta Franco-Cinese arriva appena a sfiorare i 600 milioni di euro, ma ha un alto “peso specifico” grazie all’appoggio del presidente-socio del gruppo francese, Henri Giscard d’Estaing.

L’Amf comunicherà a breve la data di apertura dell’Opa, che dovrebbe iniziare poco dopo Ferragosto. L’ipotesi più accreditata è di un avvio il 18 agosto con conclusione al 19 settembre. Per la legge francese le due operazioni devono avere tempi sincroni. Poiché Bonomi offre il 20% più dei rivali, salvo ritocchi del prezzo o delle condizioni di Gallion appare comunque lui il favorito. Bonomi aveva dato il via all’acquisto di titoli del Club alcuni mesi fa, a primavera, fino a superare la soglia del 10% del capitale a fine maggio, diventando il primo azionista della società mondiale delle vacanze. E questo a un decennio dall’uscita degli Agnelli, che erano arrivati a controllare oltre il 20% del gruppo, fino al 2004. L’Amf aveva chiesto a Bonomi di chiarire i suoi piani sul Club entro il 30 giugno. In quel giorno è giunta l’offerta, passata poi al vaglio del cda del Club che il 25 luglio la aveva definita “conforme agli interessi degli azionisti”, ma aveva sollevato non poche riserve, con un occhio alla concorrenza, con l’offerta presentata oltre un anno fa da Fosun e Ardian, entrambi azionisti con rispettivamente il 10% e l’8,3%.

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Global Resorts è composto oltre che da Bonomi (con il 90%) dal magnate sudafricano Solomon Kerzner che controlla le catene alberghiere Atlantis e One and only, dalla Gp investments, proprietaria della Brazil hospitalyt group e dai manager del parco di divertimenti spagnolo Port aventura che fa capo alla famiglia Bonomi. Ieri alla borsa di Parigi il titolo Club Med ha totalizzato un +0,28%, salendo sopra il prezzo offerto da Bonomi a quota 21,50 euro, segno che il mercato si aspetta un rilancio da parte della cinese Fosun, visto che, questa è l’impressione, il fondo Adrian non avrebbe alcuna intenzione di farlo. Anche per questo lo scorso 25 luglio il cda di Club Mediterranee, pur raccomandando ai propri azionisti di aderire all’offerta presentata da Bonomi, ha precisato che, alla luce di dichiarazioni “contraddittorie” pubblicate sulla stampa, non può confermare “senza riserve” la conformità dell’offerta agli interessi della società. (Il Tempo)

 

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