Vincere con l’ipnosi, i consigli degli psicologi per gli atleti di Rio

Vincere con l’ipnosi, i consigli degli psicologi per gli atleti di Rio
27 luglio 2016

Olimpiadi di Rio 2016 ormai alle porte. Gli atleti sono pronti ad affrontare la competizione per cui hanno lavorato negli ultimi anni e sanno bene che la preparazione fisica non può bastare, occorre un ottimo stato mentale ed emotivo che li supporti in ogni fase di gara. L’allenamento, insomma, deve essere a più livelli, dentro e fuori i campi di gara. E tra le tecniche mentali l’ipnosi e l’autoipnosi risultano le piu’ efficaci per accedere a stati di performance ottimali. Ecco 5 suggerimenti basati sui principi ipnotici della preparazione mentale suggeriti agli atleti della nazionale italiana dagli esperti del Milton Erickson Institute (scuola di formazione) e di Natural Gravity – Ipnosi clinica per la cura del benessere, che seguono e sostengono diversi sportivi e in molteplici fasi del loro “ciclo atletico”: preparazione mentale, potenziamento; superamento blocchi emotivi; recupero infortuni; inserimento in nuove squadre e fase di fine carriera.

Gareggia prima di gareggiare: è possible vivere esperienze interne (immagini, suoni, situazioni, esperienze…) durante lo stato ipnotico con un grado di vividezza e dettaglio notevolmente superiore a quello che si raggiunge attraverso la semplice immaginazione. In questo stato il cervello presenta una attivazione simile a quello che ha in gara. L’atleta può quindi ripercorrere e rivivere la gara più volte in modo da affinare il gesto tecnico anche al di fuori dell’allenamento fisico e da sentire corpo e mente immediatamente responsivi prima dell’inizio dei giochi.

Entra nel flusso: tunnelvision, zone, focus… sono molti i modi in cui gli atleti chiamano quello stato in cui tutto sparisce, esiste solo il terreno di gara e le cose avvengono in modo naturalmente fluido, coordinato, senza apparente sforzo. L’atleta si allena a raggiungere questo stato così da governarlo e potersene servire in gara;

Vuoi vincere? Preparati ad affrontare i problemi: ci si augura sempre una pista perfetta, un clima perfetto, che tutto vada liscio… Ma se sul campo si presentasse qualche imprevisto? Attraverso lo stato ipnotico è possibile esporsi ai probabili contrattempi che possono sopraggiungere durante la competizione in modo da risolverli in vivo, in diretta, mentre si è immersi nell’esperienza di gara, consolidando così l’apprendimento mentale e muscolare.

Prima di spingere al massimo, rilassati: per un atleta è tanto importante dare il massimo durante le gare quanto rilassarsi prima e dopo di esse. Il rilassamento innesca dei processi fisiologici che promuovono la crescita muscolare, il consolidamento delle memorie – anche muscolari – e lo sviluppo di un maggior senso di benessere. Le metodiche di ipnosi permettono di raggiungere stati di rilassamento, anche profondi, in tempi molto brevi.

Credi in te stesso: più l’atleta crede in se stesso più sarà in grado di dare il massimo in gara ed in allenamento. La psicologia dello sport è un campo in cui la ricerca ha ancora molto da esplorare ma tutti sono concordi che coltivare questa variabile, chiamata dagli addetti ai lavori autoefficacia, permette di migliorare la prestazione sportiva. L’ipnosi condotta da un operatore esperto va a sostenere e rinforzare questa variabile nell’atleta che, con l’acquisire sempre maggiore fiducia nelle proprie capacità, potrà esprimere al massimo il proprio potenziale.

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