Von der Leyen al voto martedì, si profila sostegno da destra. “Riformare Dublino”

Von der Leyen al voto martedì, si profila sostegno da destra. “Riformare Dublino”
La cristiano-democratica tedesca Ursula von der Leyen, attuale ministro della Difesa del governo di Angela Merkel
11 luglio 2019

Martedì 16 luglio, la candidata dei Ventotto alla presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen terra’ le sue dichiarazioni alle 9 alla plenaria del parlamento europeo a Strasburgo. Ne seguira’ un dibattito fino alle 12.30. Il voto previsto per l’elezione del presidente della Commissione si terra’ nello stesso giorno alle ore 18. E, intanto, riprende il giro di ‘consultazioni’ di Ursula von der Leyen al Parlamento europeo proprio in vista del voto di martedì. La presidente designata della Commissione europea ha incontrato il gruppo della sinistra della Gue e i parlamentari del M5S. Durante la riunione con gli europarlamentari della sinistra unitaria, von der Leyen e’ tornata sul tema migranti e ha ribadito che “salvare vite umane in mare e’ un principio fondamentale quali che siano le conseguenze”. Von der Leyen ha anche ribadito la necessita’ di riformare il regolamento di Dublino per renderlo “piu’ giusto, il che significa che i paesi costieri non possono essere lasciati da soli, ma ci deve essere condivisione con gli altri”.

E sempre stamattina, si è svolta al Parlamento europeo a Bruxelles, a porte chiuse, la Conferenza dei presidenti (dei gruppi politici e dell’Assemblea) che doveva decidere l’agenda per la plenaria della prossima settimana a Strasburgo. Nella Conferenza dei presidenti, i Verdi e la Sinistra unitaria europea (Gue) hanno confermato la loro decisione di votare contro von der Leyen, mentre il Ppe, senza sorprese, l’ha pienamente appoggiata. I due altri gruppi (i Socialisti e i Liberali) che in principio dovrebbero sostenerla hanno chiesto rassicurazioni su alcuni punti, mentre hanno espresso una posizione piuttosto favorevole (ma chiedendo anche in questo caso ulteriori chiarimenti) i Conservatori dell’Ecr, (il gruppo dell’Fdi). E persino i sovranisti di estrema destra di Identità e Democrazia (il gruppo della Lega e del Rassemblement national di Marine Le Pen), si sono mostrati possibilisti, anche se, hanno detto, “ci sono ancora problemi da risolvere”. Non è escluso, poi, il voto favorevole dei 14 eletti del M5s, che von der Leyen ha già incontrato. La candidata designata dai Ventotto per la presidenza alla Commissione europea Ursula von der Leyen “e’ stata molto chiara su questo punto, non ha dato alcuna indicazione, ma posso dire che sicuramente gli accordi che sono stati presi saranno molto possibilmente rispettati”, ha detto proprio Tiziana Beghin, capogruppo M5S in merito all’accordo sui commissari, in particolare sul portafoglio dell’Italia.

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