Yumi, robot collaborativo che fa 450 test sierologici all’ora

25 agosto 2020

I robot alleati nella lotta al coronavirus. Al Politecnico di Milano hanno progettato Yumi, il robot collaborativo di ABB, perché sia in grado di aiutare a sveltire le procedure dei test sierologici negli ospedali. A regime potrebbe automatizzare fino al 77% delle operazioni necessarie per svolgere i test e analizzare fino a 450 campioni all’ora.

Il robot si occupa di lavare le piastre usate per analizzare il siero del paziente. Un gesto banale e ripetitivo come azionare un piccolo pistone che va però fatto al momento giusto e con accuratezza dal tecnico di laboratorio, costretto a eseguirlo migliaia di volte per migliaia di test. Lo scopo del progetto, sviluppato dal Politecnico di Milano in collaborazione con ABB e IEO, è far sì che la parte più ripetitiva dell’operazione sia affidata a Yumi. Nell’ottica di velocizzare e aumentare la capacità di eseguire sierologici, due fattori fondamentali per combattere la pandemia.

Della automatizzazione parziale del protocollo dei test sierologici si è occupato Andrea Zanchettin, Dottore di Ricerca con esperienza nella robotica collaborativa e oggi professore associato al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. Il test sierologico è stato messo a punto nei laboratori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano dal gruppo composto da Marina Mapelli e Sebastiano Pasqualato, biochimici, e Federica Facciotti, immunologa, sulla base del protocollo elaborato al Mount Sinai, New York da Florian Krammer.

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