Impianto rifiuti Tmb, un cumulo di cenere. Giallo delle telecamere spente

11 dicembre 2018

Sono ancora in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme, all’interno del capannone dell’impianto del Tmb di via Salaria andato a fuoco nella notte scorsa. I vigili del fuoco, ancora sul posto dalle 4 di questa mattina con sette squadre, oltre trenta uomini, hanno circoscritto le fiamme ma all’interno ancora bruciano materiali. Gli operatori hanno dovuto agire dall’esterno dato che le condizioni ambientali e di sicurezza del luogo non consentono l’ingresso. Oltre alle autopompe, sono stati usati un mezzo aeroportuale con una scala che consente di inviare dall’alto il getto di acqua in profondità.

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E un mezzo antincendio guidato a distanza, introdotto nel capannone per circoscrivere gradualmente le fiamme. Sarà un lavoro lungo e dopo lo spegnimento totale inizieranno le operazioni di raffreddamento e “smazzamento” dei materiali incendiati. Subito dopo aver verificato le condizioni di sicurezza della struttura sarà poi possibile eseguire dei rilievi all’interno e verificare i danni. A prendere fuoco sono stati non solo i rifiuiti, ma anche alcuni macchinari. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Roma Montesacro e del Comando tutela ambientale di Roma. L’area è stata messa sotto sequestro. I Carabinieri hanno ascoltato i due vigilantes notturni e accertato che i sistemi di videosorveglianza non erano in funzione. E’ attesa anche la relazione tecnica dei Vigili del Fuoco che sarà possibile solo dopo il sopralluogo, conseguente alla messa in sicurezza del sito.

Al momento, per quanto riguarda le cause, sono aperte tutte le ipotesi: sia quella del rogo accidentale che doloso. Intanto Ama fa sapere di avere avviato una indagine interna al fine di valutare la corretta applicazione delle procedure previste dalle norme e dai regolamenti aziendali. L`azienda comunica che sono state rafforzate le misure di sicurezza e sorveglianza anche negli altri impianti sul territorio. E che, in stretto contatto con Roma Capitale, Città Metropolitana e Regione Lazio, sta predisponendo i piani operativi per mantenere il servizio anche a fronte della mancanza dell’impianto del Salario. “Desidero sottolineare come – dichiara in una nota il presidente Lorenzo Bagnacani – il nostro personale si sia prodigato per coadiuvare l`intervento dei Vigili del Fuoco e come non si stia risparmiando per garantire il servizio di raccolta in tutta la città”.

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Quanto alla qualità dell’aria e all’intensa nube tossica sviluppatasi già dalle prime ore della mattina, l’Arpa Lazio ha fatto sapere che saranno disponibili solo domani i dati sul rilascio di Pm10 nell’aria a Roma. Se i dati orari dei parametri di biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e benzene risultano in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti e al di sotto dei limiti di legge, infatti, per quanto riguarda il particolato (PM10) gli strumenti presenti eseguono misure giornaliere che saranno disponibili solo nella mattina di mercoledì. Nell`area interessata sono stati installati due campionatori: uno ad alto volume ed uno gravimetrico. Una volta effettuati i campionamenti, sarà possibile eseguire presso i laboratori dell`Agenzia le analisi dei microinquinanti (diossine, furani, PCB), del particolato (PM10) e dei metalli e Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) .

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