Berlusconi torna alla carica: e ora serve riformare la giustizia

Berlusconi torna alla carica: e ora serve riformare la giustizia
28 novembre 2015

“Dopo quanto successo a Parigi, il governo ha deciso di dare 500 euro a chi compie 18 anni e guarda caso va votare per la prima volta. Queste mance elettorali sono disgustose”. Lo ha sottolineato l’ex premier e presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi dal palco del convegno organizzato dal Ppe a Mogliano Veneto (Treviso). Sul fronte della sicurezza, ha aggiunto che “il nostro governo ha pensato di ridurre di 15 mila unità l’organico delle forze dell’ordine, chiudere stazioni dei carabinieri e commissariati di polizia, e offrire ad agenti che rischiano la vita 80 euro al mese”. Non perde smalto, il Cavaliere e continua a puntare su Palazzo Chigi. “Ho un programma per vincere con oltre 3 milioni di voti. Volevo ritornare sulla scena politica l’affermazione della mia conclamata innocenza, pronto a combattere per la libertà”.  Poi il capitolo giustizia. “I miei avvocati mi hanno implorato di non parlare di malagiustizia o ingiustizia – ha sottolineato -. Da 40 anni dal Parlamento non escono leggi che siano invise ai magistrati”. E ha annunciato che “un punto fermo del nostro programma sarà la riforma della magistratura: provvedere che i processi non siano infiniti, che si cambi la custodia cautelare e il sistema delle intercettazioni che, nei paesi civili, non valgono come prova perché possono essere manipolate. Avviare l’ introduzione dell’istituto della cauzione e basta con i processi politici: chi viene accusato di avere commesso un reato, entra nel processo e se viene assolto non può più essere richiamato a processo”, ha concluso.

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