L’ex ideologo del M5S: “Grillo si e’ defilato e Casaleggio controlla tutto”

L’ex ideologo del M5S: “Grillo si e’ defilato e Casaleggio controlla tutto”
26 febbraio 2016

“Grillo si e’ defilato, Casaleggio con suo figlio controlla tutto da solo. Il Movimento 5 Stelle e’ un partito ibrido eterodiretto. Eppure il nome di Casaleggio non compare neppure tra i fondatori del M5S. Dal punto di vista giuridico Casaleggio non e’ nulla. Non so pero’ se ci sia una scrittura privata tra Grillo e Casaleggio, depositata da qualche parte. Di fatto Casaleggio ha portato via il partito a Grillo, che vuole tornare a fare il comico”. Paolo Becchi, ex ideologo del Movimento 5 Stelle, ha contribuito a creare un dossier sul movimento per Mondoperaio. Presentato a Montecitorio da Luigi Covatta, il dossier presenta analisi di Gazzolo, Biorcio, Putini, Cacopardo, Benzoni e Martocchia. Nel dossier spicca un interrogativo dello stesso Becchi: “Se il M5S dovesse governare il Paese, verranno applicati agli avversari politici gli stessi metodi che sono stati riservati agli oppositori interni?”. Per Becchi “il Movimento 5 Stelle vuole l’Italicum e Casaleggio sta ora costruendo il partito di Governo. Convinto che il referendum sulla riforma costituzionale passera’ e che ci saranno le elezioni politiche il prossimo anno, Casaleggio si sta gia’ attrezzando: e dopo il referendum Grillo potra’ definitivamente farsi da parte ed essere sostituito anche formalmente”.

Becchi racconta all’opinione pubblica “di avere litigato direttamente due volte con Casaleggio. Una volta sulle europee, quando Becchi avrebbe preferito una linea piu’ euroscettica. La seconda sulla sua messa in stato di accusa con un semplice post. Casaleggio disse che non potevo neppure parlare con Grillo perche’ lo influenzavo”. Alla domanda se il Movimento 5 Stelle non sia facilmente permeabile da gruppi di pressione esterni, visto che poche decine di iscritti sul web scelgono talvolta i candidati, Becchi replica: “Ci sono dei filtri per l’iscrizione. Questi filtri, pero’, non hanno funzionato a Quarto, dove e’ stata candidata come sindaco Rosa Capuozzo, che si era iscritta al Movimento da appena due settimane. In passato per candidarsi servivano almeno tre anni di iscrizione”. Becchi chiude con un riepilogo della sua storia nel movimento: “Lo tsunami tour con un milione di persone a San Giovanni fu un’esperienza entusiasmante. In Italia comincio’ una rivoluzione. Poi c’e’ stato il logoramento. Grillo si e’ defilato e vuole tornare a fare il comico. Il movimento e’ diventato un partito: le trattative sulla Consulta, sul Csm, fino agli ultimi tatticismi sulla Cirinna’. Airola ha cambiato linea perche’ eterodiretto da Casaleggio. A Roma avremo consiglieri comunali eterodiretti da Milano. Grillo rifiuto’ una vittoria sicura in Sardegna perche’ non si fidava dei candidati locali. Fece bene a non concedere il logo. Oggi ci si candida dappertutto, perche’ c’e’ una struttura verticistica di una sola persona che decide tutto, mettendo in un angolo anche iscritti della prima ora apprezzati a livello locale. Questo e’ successo, ad esempio, a Genova con Paolo Putti sostituito da una giovane donna carina, telegenica, fedele e ubbidiente al capo. A Ravenna e Cagliari ci sono gruppi contrapposti che si ‘sparano'”.  Becchi conclude amaro: “Io ci ho creduto. Mi sono illuso. Che volte che vi dica: saro’ stato un cogl….”.

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