Cirinnà non molla: “Nuovo ddl su adozioni gay quasi pronto”. E sbotta: “Ncd un partitino che cerca spazio”

Cirinnà non molla: “Nuovo ddl su adozioni gay quasi pronto”. E sbotta: “Ncd un partitino che cerca spazio”
26 febbraio 2016

“Un ddl sulle adozioni per le coppie omosessuali è quasi pronto. Verrà incardinato alla Camera dove i numeri sono sicuri, in modo che arriverà al Senato blindato”. Monica Cirinnà all’indomani del voto di fiducia che di fatto ha sancito la fine del ddl sulle Unioni Civili così come pensato dalla sua promotrice, va in tv ospite ad Agorà e non risparmia colpi. Non molla. Parla delle problematiche legate a quello che definisce “un tradimento dei pentastellati”, ma preferisce non alzare i toni sull’accordo Renzi-Alfano-Verdini che, nonostante importanti modifiche rispetto all’impianto originario, ha permesso alla legge di passare. Critica però il partito del ministro dell’Interno Angelino Alfano (che definisce partitino dello zero virgola) e gli altri uomini e donne del Nuovo Centrodestra.

“Hanno inserito questa cosa vergognosa della cancellazione di obbligo alla fedeltà – tuona – ma la toglieremo anche dal matrimonio civile. La verità è che Ncd si è dovuto piegare perché loro non volevano riconoscere diritti alle coppie omosessuali. Comunque, sapendo che non c’erano i numeri siamo dovuti tornare nelle braccia di Alfano, un alleato di governo scomodo, retrivo, che speriamo presto di non avere più”. Poi aggiunto: “Ncd è un partitino. Ha la necessità di ritagliarsi uno spazio politico, rivolgendosi a quella parte dell’Italia ancora arretrata. Dove vivono Alfano e la Lorenzin? Dicono cose gravissime, ma – ha sottolineato – non hanno vinto loro. Ieri ha vinto l’Italia migliore. Ce n’è anche per i Cinquestelle.  “Questo è un paese medioevale, con discriminazioni profonde – prosegue – . Questo nuovo Parlamento, con molte donne e giovani, si è dimostrato più attento dei precedenti. Ma io sono stata tradita dai colleghi del M5S, con cui ho condiviso un lavoro per due anni. Qualcuno ha giocato con la vita delle persone. Io non potevo esporre la mia legge alla falcidia del voto segreto. La nostra è una vittoria a metà, manca ancora la parte sulle famiglie”.

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