Amnesty International: un anno fa la foto di Aylan, ma la vergogna continua
LA POLITICA DELLO STRUZZO L’immagine del bambino annegato ha fatto il giro del pianeta provocando commozione e sdegno, ma finora i leader del mondo continuano a non dare risposte alla crisi dei rifugiati

“Se non si assumeranno maggiori responsabilità di fronte alla crisi che si sviluppa davanti ai loro occhi e se non accoglieranno un maggior numero di persone in fuga dalla guerra e dalla persecuzione, i paesi più ricchi condanneranno altre migliaia di bambini a rischiare la vita in viaggi pericolosissimi o a rimanere intrappolati in campi per rifugiati senza alcuna speranza per il futuro” – ha aggiunto Shetty. “L`incredibile moto di compassione mostrato l`anno scorso per Aylan Kurdi dovrebbe estendersi agli innumerevoli bambini rifugiati che sono alla disperata ricerca di aiuto. I governi stanno gestendo la crisi dei rifugiati con egoismo, come se le persone che rappresentano non fossero in grado di provare solidarietà per chi si trova oltre la frontiera. È giunto il momento di affrontare la crisi dei rifugiati in prima persona e di mostrare ai nostri leader che noi vogliamo accogliere i rifugiati” – ha concluso Shetty.
