Istanza contro ergastolo, Battisti sentito in carcere

Istanza contro ergastolo, Battisti sentito in carcere
Cesare Battisti, ex esponente di Proletari armati per il comunismo
14 marzo 2019

L’ex latitante Cesare Battisti e’ stato sentito oggi nel carcere di Oristano dal magistrato di sorveglianza in vista dell’incidente di esecuzione che si terra’ lunedi’ 18 marzo davanti ai giudici della Corte d’Assise d’appello di Milano. Lunedi’ i giudici dovranno rispondere all’istanza dei difensori di Battisti, gli avvocati Davide Steccanella e Gianfranco Sollai, tesa a chiarire in virtu’ di quale provvedimento l’ex terrorista sia stato riportato in Italia dopo la sua lunga latitanza prima in Francia, poi in Brasile e infine in Bolivia dove si era rifugiato prima che il Governo italiano e quello brasiliano raggiungessero l’accordo sull’estradizione.

Se e’ stato riportato in Italia in virtu’ dell’accordo col Brasile per l’estradizione, come sostengono i suoi difensori, Battisti dovra’ scontare una condanna a 30 anni di carcere, che e’ la pena massima prevista dalle leggi brasiliane. In caso contrario, dovra’ scontare la condanna all’ergastolo che gli era stata inflitta in Italia per i delitti di cui e’ stato riconosciuto colpevole. L’audizione di Cesare Battisti nel carcere oristanese di Massama e’ durata circa un’ora. Assistito dall’avvocato Sollai, Battisti ha fatto in sostanza delle dichiarazioni spontanee, raccontando in particolare le modalita’ del suo arresto. L’audizione davanti al magistrato di sorveglianza si era resa necessaria dopo che era stata respinta la richiesta di traduzione a Milano dell’ex terrorista.

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