Ostensione Sindone, s’alza il sipario. Oltre 1 mln le prenotazioni (VIDEO)
Dai dispositivi di sicurezza, ai confessionali davanti al Duomo: a Torino tutto è pronto per accogliere i turisti provenienti da tutto il mondo

L’arcivescovo Nosiglia non ci sta “a parlare di guerra di religione in atto: non sono d’accordo. Ci sono sempre stati dei fanatici e dei fondamentalisti in tutte le religioni. Ne abbiamo avuto diversi esempi nella storia”. Quanto ai migranti cristiani uccisi sui barconi che attraversano il Mediterraneo a causa della loro fede, Nosiglia ha detto: “E’ una tragedia nella tragedia”. “Quando la gente è disperata – ha osservato il prelato – si esasperano le divisioni e i contrasti. Ci si aggrappa alle proprie sicurezze e si pensa che debbano essere imposte anche agli altri. La cosa più preoccupante ha osservato il prelato è che odio e razzismo si fanno strada “anche nel cuore della gente più semplice”. Nosiglia ha inoltre osservato che occorre “non essere ingenui. Non dobbiamo pensare che tutti quelli che vengono in Italia siano santi, ma neanche essere preoccupati che siano tutti terroristi, questo è assurdo, né dimenticare che le persone vanno accolte” senza violarne la dignità. Quanto alle parole del Papa sul genocidio degli Armeni non sono state pronunciate “per andare contro qualcuno, ma per ritrovare un cammino di maggior dialogo e confronto reciproco tra le varie componenti coinvolte” ha commentato l’arcivescovo, secondo cui il dialogo e la verità segnano “la via della pacificazione”. “Parlare degli Armeni non significa condannare nessuno , ma stimolare tutti a trovare una via della concordia, attraverso il rifiuto di ogni contrapposizione” ha sostenuto Monsignor Nosiglia, secondo cui “la visita di Papa Francesco a Torino darà un messaggio di speranza a tante persone, in un momento certamente difficile come l’attuale, in cui è necessario restare uniti”.
https://youtu.be/-YQI96IE8HE
