A Parmitano premio Gal Hassin: nello spazio non ci sono bandiere

A Parmitano premio Gal Hassin: nello spazio non ci sono bandiere
19 agosto 2022

“A Luca Parmitano pilota e astronauta, che esplora il futuro superando sfide e barriere senza mai risparmiarsi. Pioniere entusiasta che coinvolge e appassiona le nuove generazioni; primo italiano a compiere una passeggiata spaziale, si è distinto per il suo coraggio come pilota e come astronauta; protagonista dell’avventura dell esplorazione dello spazio, per estendere la presenza umana oltre i confini della Terra, racconta che il nostro pianeta, visto dall’alto, non ha confini, e che è un bene fragile da proteggere”. E questa la motivazione espressa dalla Commissione che ha assegnato il premio Gal Hassin 2022 all’astronauta italiano Luca Parmitano, letta dal presidente della Fondazione Giuseppe Mogavero.

Il premio è stato consegnato nel Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche Gal Hassin a Isnello, il borgo in provincia di Palermo che ha ricevuto la certificazione per il cielo stellato più bello d Italia dalla Fundaciòn Starlight. Parmitano si è concesso alle domande del pubblico e ha parlato del futuro del Pianeta, minacciato dalla guerra al di là delle conseguenze del surriscaldamento climatico. “Parlare di guerra nel XXI secolo lo trovo anacronistico, soprattutto per chi come me ha collaborato con persone da tutte le parti del mondo. Dalla Russia alla Cina, dagli Stati uniti all’Ucraina. Lo spazio come tutte le materie scientifiche non viene limitato da alcun confine”. 

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Come avviene in questo momento per la collega Samantha Cristoforetti che sulla Stazione spaziale internazionale collabora con i colleghi russi: “Samantha ha aperto ancora una volta le porte a qualcosa che non era mai stato fatto prima, è stata la prima europea a fare un’attività extraveicolare e con i colleghi russi, con cui in questo momento c’è una fortissima tensione, comprensibilmente a dimostrare che gli individui sono individui e non si distinguono in base al colore della bandiera che hanno sulla spalla. E poi a dare un segno di speranza: esistono ancora ambiti come la scienza, la tecnologia, l’esplorazione in cui il sogno comune è talmente grande che accomuna tutti, non ci sono differenze di vedute o nel colore della propria divisa”.

L’astronauta, che ha ricevuto anche la cittadinanza onoraria dal sindaco del borgo madonita, Marcello Catanzaro, ha anche parlato dei suoi prossimi progetti e della partecipazione alla missione Artemis che punta a riportare l’uomo sulla luna. “Sarei un bugiardo se dicessi che non è la mia speranza. È sicuramente quello che spero: “Se mi daranno un incarico di volo sulla missione Artemis che non prevede l’allunaggio sarò ben contento di poter dare il mio piccolissimo contributo a un grande progetto come riportare l umanità sulla Luna”.

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