“ABBIAMO DECISO DI VARARE IL NUOVO COPRIFUOCO”: tutti bloccati in casa dalle 20.00 alle 6.00 del mattino | Sembra di rivivere un incubo
Ore 20 (Pexels) Ilfogliettone
Situazione difficile per molti cittadini costretti a rivivere quanto successo cinque anni fa nel periodo Covid, o forse peggio.
Il periodo del COVID-19 ha segnato un’epoca senza precedenti nella storia moderna, trasformando radicalmente la vita quotidiana in ogni angolo del mondo. A partire dai primi mesi del 2020, quando il virus ha iniziato a diffondersi rapidamente, governi e autorità sanitarie si sono trovati ad affrontare una crisi globale di proporzioni immense.
Per raggiungere questo obiettivo, sono state implementate misure restrittive estese e spesso drastiche. Tra queste, la chiusura di scuole e attività commerciali non essenziali, il divieto di assembramenti e le restrizioni ai viaggi sono state le più comuni. Molti paesi hanno anche incoraggiato o imposto il lavoro da casa, riducendo drasticamente la mobilità delle persone e alterando le dinamiche sociali e lavorative.
Una delle misure più impattanti e discusse è stato il coprifuoco. Questo provvedimento imponeva un divieto di circolazione in strada e negli spazi pubblici durante determinate ore della giornata, solitamente quelle serali e notturne. L’obiettivo era limitare ulteriormente i contatti sociali e prevenire assembramenti.
L’impatto del coprifuoco, così come di tutte le altre restrizioni, è stato profondo. Se da un lato ha contribuito a rallentare la curva dei contagi, dall’altro ha avuto conseguenze significative sull’economia, sulla salute mentale delle persone e sulla percezione della libertà personale.
Stati Uniti nell’occhio del ciclone
Le politiche migratorie di Donald Trump, sono state caratterizzate da un approccio estremamente restrittivo e da una retorica dura nei confronti dell’immigrazione. Cardine della sua agenda è stata la promessa di costruire un “grande e bellissimo muro“ al confine con il Messico, simbolo di una politica di deterrenza e di “tolleranza zero”.
Queste politiche hanno avuto un impatto significativo, generando accese proteste e condanne a livello internazionale per la disumanità di alcune misure, come la separazione delle famiglie al confine. Nonostante gli sforzi, la costruzione del muro non è stata completata e molte delle iniziative più drastiche sono state contestate legalmente.
Coprifuoco e situazione difficile in USA
Il centro di Los Angeles è nuovamente nel caos a causa delle proteste contro le politiche migratorie di Trump, scatenate dopo una serie di raid. La sindaca Karen Bass ha istituito un coprifuoco notturno, valido dalle 20 alle 6, esteso a un’area del centro dove si sono verificati scontri, vandalismi e saccheggi. La polizia ha proceduto a “arresti di massa”, in quattro giorni le detenzioni hanno superato quota 300.
La tensione è cresciuta quando il presidente Trump ha definito i manifestanti “animali” e li ha definiti “nemici stranieri”, giustificando il dispiegamento di oltre 4.000 truppe della Guardia Nazionale e 700 Marines. Il governatore Gavin Newsom ha definito l’intervento militare «un abuso di potere» e ha intentato cause legali per denunciare gli abusi della polizia. La situazione rimane incandescente, con arresti in corso e manifestazioni in altre grandi città statunitensi.