Acciaieria Azovstal, evacuati 264 militari. Zelenky: salviamo nostri ragazzi

Acciaieria Azovstal, evacuati 264 militari. Zelenky: salviamo nostri ragazzi
Acciaieria Azovstal
17 maggio 2022

Nell’ottantaduesimo giorno di guerra, l’attesa per i soldati nello stabilimento siderurgico bombardato dai russi è finita: i feriti vengono caricati sui bus e trasferiti in territorio controllato dai filorussi. E’ iniziata ieri sera dall’Azovstal l’evacuazione dei militari, 264 secondo Kiev, che difendevano l’acciaieria. “L’Ucraina ha bisogno di eroi vivi” ha detto il presidente ucraino Zelensky in un video. “Il nostro esercito ha avviato un’operazione – ha aggiunto – per salvare i difensori di Mariupol. Speriamo di poter salvare la vita dei nostri ragazzi”. Tra i militari che difendevano l’acciaieria “ci sono feriti gravi” ha aggiunto Zelensky. Nel resto del paese ha detto il presidente ucraino, secondo quanto riferito dalla Bbc, l’esercito “sta respingendo costanti attacchi in quelle aree dove la Russia ancora sta tentando di avanzare”.

C’è anche un videomessaggio il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko: “I difensori di Mariupol hanno eseguito l’ordine di evacuazione. Nonostante tutte le difficoltà, hanno respinto le forze schiaccianti del nemico per 82 giorni e hanno permesso all’esercito ucraino di riorganizzarsi, addestrare più personale e ricevere armi dai Paesi partner. Nessuna arma funzionerà senza militari professionisti, il che li rende l’elemento più prezioso dell’esercito. Per salvare vite umane, l’intera guarnigione di Mariupol sta attuando la decisione di evacuazione approvata dal Comando supremo e spera nel sostegno del popolo ucraino” ha concluso Prokopenko.

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Tutto era iniziato ieri quando varie agenzie hanno riportato il comunicato del Ministero della Difesa russo sul raggiunto accordo per l’evacuazione dei feriti dell’Azovstal. “I soldati ucraini feriti che si trovano nell’impianto dell’Azovstal potranno uscire. Saranno trasferiti in un ospedale di Novoazovsk, nella autoproclamata repubblica popolare del Donbass”. Le agenzie riportavano il comunicato di Ria Novosti, citando il contenuto dell’accordo raggiunto con i militari ucraini bloccati nei tunnel dell’acciaieria di Mariupol. Sottinteso che si trattava di una resa i soldati ucraini sarebbero stati poi presi prigionieri dai russi.

Tutto ciò arrivava dopo gli accorati appelli delle mogli dei militari bloccati nell’acciaieria, dei comunicati dei militari stessi che chiedevano di essere aiutati e del comunicato del presidente dell’Ucraina Zelensky che aveva parlato di “trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol e da Azovstal”. Pare che l’accordo sia stato raggiunto direttamente con soldati asserragliati nell’acciaieria, ma non vi era, fino a questo messaggio, nessuna conferma di questo da parte loro e neanche c’è ancora una conferma ufficiale da parte di Kiev.

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