Addio Canone Rai, stavolta è Ufficiale: lo Stato non lo pretende più | Dopo 87 anni di storia si sono decisi

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Canone TV 2024, molte categorie non lo pagano più, ma non è automatico, scopri cosa fare per ottenere l’esenzione.
Il Canone RAI, oggi oggetto di continue polemiche, affonda le sue radici nel lontano 1938, ben 87 anni fa, quando venne istituito dal regime fascista con il Regio Decreto n. 246 del 2 febbraio. Nato inizialmente per finanziare la propaganda attraverso la radio, mezzo di comunicazione allora più diffuso rispetto alla televisione, rappresentava una tassa sull’utilizzo degli apparecchi radiofonici. Pochi mesi dopo, con la Legge n. 880 del 4 giugno dello stesso anno, il tributo venne formalizzato e reso stabile.
Con l’avvento della televisione negli anni ’50 e la sua progressiva diffusione, il canone venne esteso anche agli apparecchi televisivi, con tariffe differenziate tra bianco e nero e colore fino agli anni ’90. La distinzione tra i due tipi di dispositivi rimase attiva fino al 1992, quando il canone venne unificato per tutti. Nonostante venga comunemente definito “abbonamento”, il Canone RAI è di fatto una tassa sul possesso di un apparecchio atto alla ricezione dei segnali televisivi, e non sulla fruizione dei contenuti stessi.
Ma partire dal 1° gennaio 2024, l’importo del Canone TV è stato ridotto da 90 a 70 euro all’anno. Nonostante questa diminuzione, esistono ancora casi in cui i cittadini possono essere totalmente esentati dal pagamento. L’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’INPS e gli operatori energetici, ha stabilito criteri ben precisi per permettere ad alcune categorie di contribuenti di non sostenere questa spesa, attraverso un’istanza ufficiale che va trasmessa nei tempi previsti.
L’esenzione dal pagamento del Canone TV è prevista in specifici casi, tra cui quello dei cittadini che, pur essendo intestatari di un’utenza elettrica domestica, non possiedono un televisore. Un altro caso riguarda gli over 75 con reddito basso. A queste due categorie principali si aggiungono diplomatici e militari stranieri, per i quali valgono regole particolari derivanti da accordi internazionali. Per ottenere l’esenzione, i cittadini che hanno compiuto almeno 75 anni devono possedere anche un requisito economico: il reddito annuo complessivo del nucleo familiare non deve superare gli 8.000 euro.
Il caso del non possesso della televisione
Per chi non possiede un televisore, la possibilità di non pagare il Canone esiste, ma richiede attenzione: la dichiarazione di esenzione ha validità solo per l’anno in cui viene presentata. Questo significa che, se le condizioni non cambiano, la domanda dovrà comunque essere rinnovata ogni anno. Si tratta quindi di un’esenzione meno “stabile” rispetto a quella prevista per gli over 75, che invece può rimanere attiva negli anni successivi in automatico se non mutano i requisiti.
I tempi di presentazione della domanda sono cruciali. Per ottenere l’esenzione per l’intero anno, l’istanza deve essere trasmessa entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Se la trasmissione avviene tra il 1° febbraio e il 30 giugno, la validità sarà limitata al secondo semestre. Per gli ultra75enni, invece, l’esenzione è legata anche alla data in cui viene compiuto il 75° anno: se ciò avviene entro gennaio e si invia la richiesta entro la stessa data, si è coperti per tutto l’anno.
Come inviare l’istanza per l’esenzione
La dichiarazione sostitutiva può essere presentata all’Agenzia delle Entrate con diversi strumenti. I cittadini possono avvalersi dell’assistenza dei CAF, che offrono supporto nella compilazione e trasmissione del modello. In alternativa, è possibile inviare la richiesta online tramite l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate o tramite raccomandata postale indirizzata alla Direzione Provinciale I di Torino, Ufficio Canone TV.
Per i cittadini over 75 che ottengono l’esenzione, la buona notizia è che la dichiarazione mantiene validità anche negli anni successivi, a meno che non vengano meno i requisiti, come un aumento del reddito. In tal caso, il contribuente è tenuto a comunicare tempestivamente la variazione. Per chi non possiede la tv, invece, la validità è annuale e deve essere confermata ogni anno attraverso una nuova dichiarazione.