Cannes 2025: Palma d’Oro a Jafar Panahi, il regista iraniano dissidente che sfida il regime. Tutti i premi
Jafar Panahi
Nella “cattedrale” del cinema mondiale, il 78° Festival di Cannes ha incoronato la libertà con la vittoria di Jafar Panahi, regista iraniano perseguitato, incarcerato e torturato dal regime di Teheran. La Palma d’Oro è andata al suo film “A Simple Accident”, un thriller politico che smaschera senza mezzi termini la brutalità del potere e la resistenza delle vittime.
Panahi, assente dai grandi festival internazionali da 15 anni, è tornato al Grand Théâtre Lumière accolto da una standing ovation commossa e unanime. Il suo film racconta la scoperta accidentale di un torturatore da parte di un gruppo di ex prigionieri, un’opera girata clandestinamente, con pochi mezzi, che denuncia apertamente la repressione iraniana.
“È il momento di mettere da parte le divisioni e lottare per la libertà del nostro Paese”, ha detto Panahi, visibilmente emozionato, ringraziando il cast e la troupe che hanno rischiato la vita per realizzare il film. “Il cinema è uno spazio di libertà dove nessuno può imporre cosa fare o dire”.
A consegnargli il premio è stata Cate Blanchett, presidente di questa edizione del Festival e che ha sottolineato il coraggio degli artisti perseguitati: “Il cinema è pericoloso, è vita. È lo spazio dove si crea il dialogo e si resiste”. La vittoria di Panahi non è solo un riconoscimento artistico, ma un atto di sfida politica e morale contro la censura e la repressione. Dopo anni in cui la sua sedia a Cannes era vuota, questa Palma d’Oro è un segnale forte: la libertà non si piega, il dissenso non si spegne.
Il regista ha annunciato il suo ritorno in Iran, nonostante i rischi: “Non penso a fuggire. Ogni giorno gli iraniani compiono atti sovversivi, come le donne che camminano senza velo”. La serata ha celebrato anche altri film coraggiosi: il Grand Prix è andato a “Sentimental Value” di Joachim Trier, mentre Kleber Mendonça Filho ha conquistato il premio per la regia con “O Agente Secreto”, un thriller politico sul Brasile degli anni ’70.
Cannes 2025 si conferma così come il palcoscenico dove il cinema diventa resistenza, denuncia e speranza. La vittoria di Panahi è il grido di libertà di un popolo che non si arrende.
Premi del 78° Festival di Cannes
Premio | Vincitore/i | Film |
---|---|---|
Palma d’oro | Jafar Panahi | Un Simple Accident |
Grand Prix | Joachim Trier | Sentimental Value (Affeksjonsverdi) |
Premio Speciale della Giuria | Bi Gan | Resurrection |
Miglior Regia | Kleber Mendonça Filho | O Agente Secreto |
Migliore Interpretazione Maschile | Wagner Moura | O Agente Secreto |
Migliore Interpretazione Femminile | Nadia Melliti | La Petite Dernière |
Migliore Sceneggiatura | Jean-Pierre & Luc Dardenne | Jeunes Mères |
Camera d’Or (Opera Prima) | Hasan Hadi | The President’s Cake |
Palma d’oro Cortometraggio | Tawfiq Barhum | I’m Glad You’re Dead Now |