Agcom bacchetta D’Urso e Annunziata

Agcom bacchetta D’Urso e Annunziata
28 febbraio 2018

Violato il divieto di pubblicazione e diffusione di sondaggi e rilevazioni elettorali sui mezzi di informazione. Lo ha rilevato il consiglio Agcom, dando mandato agli uffici di avviare le contestazioni del caso nei confronti di Rai e Mediaset, per episodi relativi, rispettivamente, alla trasmissione ‘Mezz’Ora in Più’ (RaiTre) di domenica 25 febbraio, in occasione dell’intervento di Luigi Di Maio, e alla trasmissione, nella stessa data, ‘Domenica Live’ in occasione dell’intervento di Silvio Berlusconi. Il leader di FI nel corso della trasmissione, domenica pomeriggio, si era reso protagonista di un ‘siparietto’ con Barbara D’Urso che lo aveva rimproverato di aver sforato il tempo a disposizione dettato dalla par condicio: “Mi sta facendo prendere una super multa…”, aveva scherzato – ma non troppo – la conduttrice – e il Cav con scioltezza aveva replicato: “La pagherò io…”. La sanzione è arrivata invece sui sondaggi. Il divieto è rivolto a tutti i mezzi di informazione destinati al grande pubblico attraverso cui è possibile la pubblicazione o la diffusione di contenuti ad una pluralità indeterminata di destinatari.

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Plaude alla decisione il Pd. “Come avevamo denunciato, Berlusconi e Di Maio hanno violato la par condicio. Ora è ufficiale: i leader di Fi e M5s uniti nell’illegalità e nel mancato rispetto delle regole”, scrive su Facebook Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai che invoca “sanzioni dure”.”Una settimana fa avevo presentato un esposto all’Agcom per una situazione preoccupante sul piano della par condicio: la sovraesposizione del presidente del Consiglio Gentiloni al Tg1″, attacca invece dal fronte pentastellato il presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico. “L’avevo presentato alla luce dei dati diffusi dalla stessa Autorità, che dicevano che un quinto delle parole pronunciate al Tg1 fosse del Presidente del Consiglio. Il giorno dopo il mio esposto sono stati pubblicati i nuovi dati: stesse identiche percentuali (20%), stessa identica violazione, per la seconda settimana consecutiva. Nonostante questo, l’Autorità ha indirizzato alle emittenti una serie di richiami aventi però a oggetto altre violazioni. Un lungo silenzio, invece, sulla questione cruciale del Presidente del Consiglio”, denuncia.

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