All’Ars opera pirandelliana, manca 4 volte numero legale: casse bloccate, niente soldi ai talassemici

All’Ars opera pirandelliana, manca 4 volte numero legale: casse bloccate, niente soldi ai talassemici
11 ottobre 2016

Nulla da fare. Come la scorsa settimana, anche oggi l’Assemblea regionale siciliana non ha i numeri per il via libera a due documenti finanziari importanti: il rendiconto della Regione e i ddl sui debiti fuori bilancio. In soldoni, parliamo di 130 milioni di debiti, già coperti dalla Regione Siciliana a partire dalla fine degli anni Novanta, ma che alla luce della riforma contabile devono essere iscritti in bilancio. Senza l’approvazione di questo ddl rimane fermo anche il rendiconto della Regione per il 2015. E proprio per l’importanza di questi documenti finanziari, per quattro volte a Sala d’Ercole e’ mancato il numero legale, tra assenze e polemiche interne soprattutto alla maggioranza e che hanno coinvolto in particolare l’Ncd. Gli alfaniani chiedono garanzie sul caso Formazione, altrimenti continueranno a non sostenere i provvedimenti della coalizione. “Togliamo il nostro sostegno alla maggioranza, fin dalla seduta in corso, se non ci saranno garanzie per la soluzione di alcune priorita’ che attanagliano la Sicilia a cominciare dall’esito dell’avviso 8 dell’offerta formativa”, ha detto in Aula il capogruppo di Ncd all’Ars Nino D’Asero. L’esponente alfaniano mette in evidenza i nodi che riguardano i dipendenti del settore della formazione, “circa 5000 persone, che potrebbero, con la nuova offerta formativa, perdere il posto di lavoro”. “Non si può continuare ad andare da emergenza in emergenza – ha concluso D’Asero – e in ogni caso non vogliamo essere complici della malapolitica sulle teste dei siciliani”. Per il capogruppo dell’Udc all’Ars, “lo stallo sul ddl sui debiti fuori bilancio e’ irresponsabile e non piu’ tollerabile”. “La mancata approvazione del ddl sui debiti fuori bilancio – ha detto Mimmo Turano – e’ ancora piu’ grave perche’ blocca anche l’approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2015. Le ripetute assenze tra i banchi della maggioranza e perfino del mio gruppo – ha agiunto il capogruppo dell’Udc – sono ingiustificabili e in alcuni casi opache. Non e’ possibile giocare sulla pelle dei siciliani”.

Anche i socialisti sul piede di guerra. “Dopo il diktat del capogruppo di Ncd, in cui si leva l’appoggio al governo regionale se non ci saranno garanzie di risoluzione per alcuni dei temi importanti che attanagliano la Sicilia – hanno detto i deputati del Psi all’Ars Giovanni Di Giacinto, Antonio Malafarina, Nino Oddo e Antonio Venturino – prendiamo atto che il Governo Crocetta non ha la maggioranza in Aula e che pezzi di maggioranza non vogliono votare le misure necessarie come i debiti fuori bilancio e il rendiconto 2015, obbligatori per legge per la futura approvazione dell’assestamento di bilancio, in cui sono previste una serie di risorse indispensabili per i Liberi Consorzi e per far funzionare servizi fondamentali come quelli relativi all’assistenza ai diversamente abili, ma anche ulteriori somme alla formazione professionale”. Nella mischia c’è anche il presidente del gruppo parlamentare Pd all’Ars Alice Anselmo: “Non è ammissibile che per ben quattro votazioni consecutive i lavori d’aula siano stati fermati dalla mancanza del numero legale a causa dell’assenza ingiustificata di alcuni gruppi parlamentari. Ho concordato con i deputati del Pd di convocare per domani alle 12 i capigruppo di maggioranza e il Presidente della Regione o un suo delegato per fare chiarezza “. L’esponente del partito maggiore azionista del governo Crocetta ha avvertito che “qualora, dalla riunione di domani mattina della maggioranza con il Governo, non venissero certezze circa l’approvazione dei documenti contabili necessari per l’assestamento di bilancio, che dovrà garantire talassemici, Comuni, Liberi consorzi, operai forestali ed altre categorie, i parlamentari del Pd non parteciperanno alla seduta”.  Aula rinviata a domani alle 16 con lo stesso ordine del giorno. E c’e’ chi nell’alleanza chiede la convocazione di una verifica di maggioranza.

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