Allerta supermercato, “Abbiamo venduto il prodotto scaduto”: se lo avete comprato dovete buttarlo subito | Non apritelo neanche
Cosce di pollo - (fattoalimentare) - IlFogliettone.it
Richiamato un lotto di carne confezionata: un banale errore nell’etichettatura può causare gravi conseguenze.
L’episodio che segnaliamo si inserisce in un quadro più ampio di allerta alimentari. Secondo quanto riportato da Il Fatto Alimentare, dal primo gennaio 2025 sono stati registrati 87 richiami per un totale di 288 prodotti. Si tratta di un dato che riflette un incremento dell’attenzione nei confronti della sicurezza degli alimenti, ma anche una maggiore frequenza di episodi legati a contaminazioni, errori di confezionamento o problemi di tracciabilità.
Il richiamo del prodotto in questione solleva anche dubbi sulla tempestività e l’efficacia del sistema di segnalazione dei prodotti alimentari. In un contesto dove la sicurezza alimentare rappresenta una priorità assoluta, è auspicabile una revisione delle modalità di pubblicazione e una maggiore chiarezza nella classificazione degli avvisi, per garantire una comunicazione più efficace e tempestiva con i cittadini.
A suscitare perplessità è il fatto che la segnalazione sia stata inserita nella categoria “revoche”, invece che nella sezione più appropriata dei richiami urgenti. Il Ministero della Salute ha comunicato il richiamo immediato per la presenza di una data di scadenza errata sull’etichetta appunto. Si tratta di un errore che potrebbe indurre in errore i consumatori circa la reale freschezza del prodotto, con conseguenze potenzialmente dannose per la salute.
L’annuncio è stato pubblicato il 22 maggio 2025 sul portale ufficiale del Ministero, nella sezione dedicata ai richiami alimentari. Inoltre, il ritardo nella pubblicazione dell’avviso ha ridotto la possibilità per molti consumatori di venire informati in tempo utile. Al 22 maggio 2025, infatti, la data di scadenza corretta era già superata da tre giorni, rendendo la vendita o il consumo del prodotto un rischio concreto.
Il prodotto coinvolto nella segnalazione e le raccomandazioni del Ministero della Salute
Il prodotto coinvolto è la gallina in quarti confezionata in vaschette di peso variabile, ed è riconoscibile attraverso il marchio Guidi. La gallina in quarti è stata prodotta dalla Società Agricola Guidi di Roncofreddo, in provincia di Forlì-Cesena. Lo stabilimento di produzione, situato in via Provinciale Musano 2755, porta il marchio di identificazione IT 0262 M CE, indicato anche sulle confezioni.
Il Ministero della Salute invita tutti coloro che hanno acquistato il prodotto a non consumarlo. È consigliabile restituire immediatamente la confezione al punto vendita dove è stato acquistato, anche senza scontrino. L’azienda produttrice ha messo a disposizione anche un indirizzo email di riferimento per ulteriori informazioni o segnalazioni: qual.macello@agricolaguidi.com.
L’importanza dell’etichettatura per la sicurezza alimentare
Questo caso evidenzia quanto sia essenziale una corretta etichettatura per garantire la sicurezza alimentare. Errori apparentemente banali, come una data sbagliata, possono generare situazioni di rischio se il prodotto viene consumato oltre il limite consigliato. Il controllo della filiera e la tempestiva comunicazione di eventuali anomalie diventano quindi strumenti fondamentali per tutelare i cittadini.
Il lotto interessato, identificato con il numero 129 5959793, riporta come data di scadenza il 28 giugno 2025. Tuttavia, la data corretta sarebbe dovuta essere il 19 maggio 2025, già trascorsa al momento della pubblicazione dell’avviso. Questo errore potrebbe spingere ignari consumatori a consumare un alimento non più sicuro, sottovalutando i potenziali rischi legati al deterioramento microbiologico della carne.