Afragola piange Martina: l’ex fidanzato confessa l’omicidio e l’occultamento del cadavere

La comunità di Afragola, alle porte di Napoli, è sconvolta dal tragico epilogo della scomparsa di Martina Carbonaro, 14 anni, il cui corpo senza vita è stato trovato nella notte tra martedì e mercoledì 28 maggio in un edificio diroccato adiacente all’ex stadio “Moccia”. A confessare il delitto, secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine e dalla Procura di Napoli Nord, è stato Alessio Tucci, 19 anni, ex fidanzato della ragazza, ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Martina Carbonaro

La scomparsa e le ricerche

Martina era uscita di casa lunedì 26 maggio verso le 19, indossando un jeans e una maglietta nera, insieme a un’amica per prendere un gelato. Dopo aver salutato la madre al telefono intorno alle 20.30, promettendo di rientrare a breve, non ha più dato segni di vita.

La scomparsa è stata subito denunciata dai genitori, che hanno anche lanciato un appello sui social. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Napoli Nord e dalla Prefettura, hanno avviato una capillare attività di indagine, passando al vaglio le immagini dei sistemi di videosorveglianza e ascoltando testimoni che avrebbero visto la ragazza in sella allo scooter di un ragazzo nei pressi del campo sportivo.

La confessione e le contraddizioni

Le ricerche sono state intensificate proprio grazie al racconto dell’ex fidanzato, che però ha fornito una ricostruzione dei fatti incongruente con gli orari degli spostamenti e con le immagini delle telecamere. Interrogato dagli investigatori, Alessio Tucci, dopo una notte di contraddizioni e reticenze, avrebbe confessato alle 2.30, ammettendo di aver ucciso Martina perché “mi aveva lasciato”. Determinanti per la confessione sono state anche le impronte trovate sull’armadio all’interno del quale è stato rinvenuto il corpo della ragazza.

La dinamica dell’omicidio

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Martina aveva accettato di incontrare l’ex fidanzato nello stesso luogo dove erano soliti vedersi. Al culmine di una lite, il giovane avrebbe colpito la ragazza con una pietra o un corpo contundente, provocandone la morte. Successivamente avrebbe nascosto il corpo nel vecchio armadio dell’edificio in cui è stato poi ritrovato. Le modalità dell’omicidio sono state definite “cruente” dalle autorità.

Le reazioni della famiglia e della comunità

La madre di Martina, Enza Cossentino, ha espresso tutto il suo dolore sui social: “Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà, vola in alto”. In lacrime ha aggiunto: “Che peccato ha fatto mia figlia? Era bella come il sole. Ora tornerò a casa e troverò la sua stanzetta vuota”. E ancora: “Voglio solo giustizia. Voglio l’ergastolo per questo ragazzo”.

Il sindaco di Afragola, Antonio Pannone, ha espresso “il più profondo cordoglio della Città di Afragola”, sottolineando che “nulla resterà di intentato nelle indagini in corso per assicurare alla giustizia il responsabile di un delitto così efferato”.

Il dolore di una comunità

La morte di Martina Carbonaro ha sconvolto non solo la sua famiglia, ma l’intera comunità di Afragola. Le indagini proseguono sotto la direzione della Procura di Napoli Nord, con la collaborazione delle forze dell’ordine e il supporto del sistema di videosorveglianza comunale. La città si stringe attorno alla famiglia di Martina, mentre la giustizia lavora per chiarire ogni dettaglio di un delitto che ha tolto la vita a una ragazza di soli 14 anni.

Aggiornamenti: Il caso è seguito dalla Procura di Napoli Nord, che ha confermato la fermata di Alessio Tucci per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Le indagini continuano per chiarire ogni dettaglio.