Arte e innovazione per il museo di domani

4 aprile 2018

Il museo di domani nasce già oggi, grazie a tecnologie che studiano, sempre più in profondità, anche le reazioni degli spettatori davanti alle opere d’arte. Di questo si occupa il progetto Arte e innovazione, nato dalla cooperazione interna a Intesa Sanpaolo tra le Gallerie d’Italia e l’Innovation Center, rappresentato dal direttore generale Mario Costantini. “Il progetto – ha detto ad askanews – nasce con l’obiettivo di comprendere in che modo le tecnologie, oggi molto usate nell’ambito digitale e che stanno insistendo su diversi settori, possano di fatto contribuire anche al mondo della cultura e al mondo dell’arte”. In particolare le analisi emotive della società di neuromarketing TSW si sono concentrate sulla mostra delle Gallerie d’Italia di Milano “L’ultimo Caravaggio” e hanno messo in evidenza come “Il martirio di Sant’Orsola” del Caravaggio abbia generato la più elevata risposta di piacevolezza, mentre la monumentale “Ultima Cena” di Giulio Cesare Procaccini ha registrato il più alto tasso di coinvolgimento.

Michele Coppola, direttore centrale Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo: “Non potevamo non coinvolgere il Centro per l’innovazione – ci ha spiegato – e non provare a misurare in maniera matematica e in maniera certa la forza e l’importanza delle emozioni che l’arte offre e regala. In questo modo si deve capire come l’innovazione viaggi accanto all’arte, come l’innovazione viaggi accanto a ciò che è antico e in che modo, grazie alle nuove tecnologie, si possa continuare a valorizzare il nostro patrimonio straordinario”. “Questo – ha aggiunto Costantini – è un modo per riuscire a decodificare quali sono effettivamente i quadri che hanno colpito di più, quelle che sono state le emozioni provate, qual è stato il giorno, e quindi il viaggio, da parte del visitatore che ha sortito il maggiore effetto. E quindi si possono dare dei consigli utili su come e dove esporre il quadro e quindi capirne l’effetto che ha sulle persone”. La collaborazione tra le Gallerie d’Italia e l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo ha già portato all’attivazione della app MuseOn della start up iThalia, che consente di accedere, anche senza connessione internet, ai contenuti storico-artistici dei musei della banca.

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