E’ Arturo Sosa Abasca il nuovo “papa nero”. Il superiore dei gesuiti: “Incomincia grande sfida”

E’ Arturo Sosa Abasca il nuovo “papa nero”. Il superiore dei gesuiti: “Incomincia grande sfida”
14 ottobre 2016

arturo-sosa-abascaE’ Arturo Sosa Abascal il nuovo superiore generale dei gesuiti. La 36esima congregazione generale, riunita in questi giorni a Roma, lo ha eletto con un voto questa mattina. Il 30esimo successore di Sant’Ignazio di Loyola, che fondò la Compagnia di Gesù nel 1540, succede allo spagnolo Adolfo Nicolas, lunghi anni missionario in Giappone, che si è dimesso al raggiungimento degli ottant’anni di età. Il generalato dei gesuiti è stato a lungo un incarico vitalizio e tuttora non ha una scadenza prefissata. Dopo lo spoglio, e prima della pubblicazione del nome del nuovo superiore, è stato informato il Papa, per la prima volta nella storia della Compagnia di Gesù anch’egli un gesuita.  “Ho il sentimento di avere bisogno di tanto aiuto: adesso incomincia una grande sfida. Questa è la Compagnia di Gesù e allora Gesù deve darsi da fare anche qua, con noi”. E’ il commento di padre Arturo Sosa Abascal, nuovo superiore generale dei gesuiti, ai microfoni di Radio Vaticana. “Dopo, io mi fido dei compagni che sono così bravi. Spero anche che la Congregazione ci porti avanti con un bel gruppo di lavoro e anche con orientamenti molto precisi per potere andare avanti: questo non è il lavoro di una persona, è il lavoro del corpo della Compagnia. Io farò del mio meglio possibile. Sono molto sorpreso, molto grato al Signore. Prego per tutti”.

Arturo Sosa Abascal, della provincia venezuelana del gesuiti, è nato a Caracas il 12 novembre 1948. Era delegato del superiore per le case internazionali. E’ addottorato in scienze politiche alla Universidad Central de Venezuela. Parla spagnolo, italiano, inglese e comprende il francese. Ad eleggere il nuovo superiore sono 212 gesuiti di 66 paesi diversi riuniti da lunedì della scorsa settimana nella Curia generalizia, a pochi passi dal Vaticano. Il voto ha seguito quattro giorni di “murmurationes”, ossia riservati incontri a tu per tu tra gli elettori, intercalati da momenti di preghiera, che hanno fatto emergere le candidature, anch’esse riservate, e, questa mattina, la scelta del nuovo generale dopo una messa presieduta, alle otto, da padre James Grummer, vicario generale dopo le recenti dimissioni di padre Nicolas. Se i padri della congregazione generale sono muniti di tablet, il voto è avvenuto però con schede di carta. Dopo una messa di ringraziamento per l’elezione, il capitolo dei gesuiti proseguirà per altre settimane, prevedibilmente fino a inizio novembre, per scegliere i collaboratori del nuovo generale e definire l’agenda di governo. Nato il 12 novembre del 1948 a Caracas, il primo superiore latino-americano nella storia dei gesuiti è licenziato in Filosofia alla Universidad Católica Andrés Bello (1972) e addottorato in Scienze Politiche alla Universidad Central de Venezuela.

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Nella congregazione generale del 2008 fu scelto dal superiore generale, Adolfo Nicolas, a cui oggi succede, come consigliere generale e nel 2014 si è trasferito a Roma, nella Curia generalizia, come delegato del superiore per le case e le opere interprovinciali della Compagnia di Gesù a Roma (tra di esse, la stessa Curia generalizia, la Pontificia università Gregoriana, il Pontificio istituto Biblico, il Pontificio istituto orientale, l’osservatorio astronomico di Castel Gandolfo e diversi collegi internazionali e residenze). Padre Artuto Sosa ha ricoperto diversi incarichi accademici. E’ stato professore e membro del Consiglio della Universidad Catolica Andres Bello e rettore della Universidad Catolica del Táchira. Ha una lunga carriera di docente e ricercatore, in particolare nell’ambito delle scienze politiche alla Universidad Central de Venezuela, dove è stato anche professore di Studi politici presso la cattedra di Storia delle idee politiche del Venezuela. Nel 2004 è stato professore invitato del centro per gli studi dell’America latina alla Georgtown University guidata dai gesuiti a Washington. E’ autore di diversi lavori sulla storia e la politica venezuelana. Il gesuita Alan Fogarty, che lo conosce bene, definisce padre Sosa, come una persona con “gandi capacità di ascolto, di pazienza, e profondamente convinto della necessità de discernimento”; racconta su Twitter un altro gesuita, lo statunitense James Martin. E’ una persona “molto amichevole, con cui è facile parlare, molto sensibile e con una profonda attenzione agli altri”.

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