“Se volete riempire Palermo di clandestini, allora votate sto tizio e il suo amico Orlando”. Attacco a sfondo razzista di un candidato leghista nel capoluogo siciliano dove si vota l’11 giugno. Francesco Vozza, esponente di Noi con Salvini, forza che sostiene l’aspirante sindaco Ismaele La Vardera, l’ex Iena appoggiata anche da Fratelli d’Italia e dalla formazione di Nello Musumeci, se la prende con Md Alamin (foto), rappresentate della comunita’ del Bangladesh alla Consulta delle Culture, in corsa con Sinistra comune. “Se invece volete bloccare l’invasione – aggiunge – e avere una citta’ libera dalla delinquenza votate me”. Parole che provocano una bufera. “Siamo onorati di avere Alamin nelle nostre liste per il rinnovo del consiglio comunale di Palermo. Quello che ci disgusta e’ il razzismo e la xenofobia a uso elettorale di tale Francesco Vozza che da mesi alimenta con menzogne, disinformazione, pacchiana ignoranza una disgustosa campagna xenofoba e apertamente razzista, evidentemente sperando di conquistare qualche spazio e trafiletto utile per ottenere un briciolo di notorieta’ e racimolare qualche consenso elettorale”. Alamin, “che oltre ad essere un nostro candidato e’ un lavoratore e un contribuente, ha tutto il nostro sostegno e la nostra solidarieta’” e viene annunciata una denuncia in sede penale e civile contro Vozza con richiesta risarcimento economico “da devolvere alle Ong che giornalmente salvano vite nel Canale di Sicilia. E’ chiaro che rivolgerci alla giustizia con la prima denuncia politica in Sicilia per istigazione all’odio razziale non basta, almeno non politicamente. Per questo crediamo che La Vardera debba assumersi la responsabilita’ politica del suo candidato e trarne le dovute conseguenze”. Interviene anche il Pd: “Palermo – dice il segretario provinciale Carmelo Miceli – e’ sempre stata un avamposto democratico di accoglienza e integrazione. Ogni becera provocazione, non puo’ che essere rispedita al mittente”.
