Azerbaigian, partito di governo vince elezioni

Azerbaigian, partito di governo vince elezioni
Il presidente azero Ilham Aliyev e la moglie Mehriban Aliyeva vicepresidente
9 febbraio 2020

Il Nuovo partito azerbaigiano (Yap), attualmente al governo a Baku, ottiene 69 seggi sui 125 in palio, secondo i primi exit poll pubblicati da Arthur J. Finkelstein and Associates. I candidati indipendenti raccolgono 41 seggi, Il partito Azerbaigiano Unito 3 seggi, come il partito Solidarietà, il Partito azerbaigiano delle Riforme democrato un seggio, come il Great Composition Party, il Partito nazionale e il partito dei Cittadini. L’affluenza alle elezioni parlamentari in Azerbaigian si è attestata al 44,84 per cento alle 17 ora locale (le 14 in Italia). È quanto riferito dalla Commissione elettorale centrale (Cec), secondo cui in base a questi dati sono circa 2,3 milioni i cittadini azerbaigiani ad aver espresso il loro voto. Affluenza più bassa sicuramente rispetto alle consultazioni del 2015 anche a causa delle condizioni climatiche avverse riscontrate oggi in tutto il paese caucasico. Il collegio dove è stata registrata l’affluenza maggiore è quello numero 1 di Sharur-Sadarak, dove circa il 70,5 per cento degli elettori si sono recati alle urne. Il collegio con il dato più basso è il numero 28 di Sabunchu, dove solo il 24,9 per cento degli aventi diritto ha espresso le preferenze.

I 5.573 seggi istituiti in tutto il Paese sono stati aperti alle 8 (5.00 in Italia) per dare il via alle prime elezioni anticipate dall’indipendenza dall’Urss nel 1991. Esattamente 5.329.460 sono gli aventi diritto chiamati a scegliere 125 parlamentari in altrettanti collegi uninominali per formare il nuovo Parlamento, il Millis Majlis. In tutto hanno presentato le loro candidature 19 partiti e moltissimi indipendenti, secondo i dati forniti dalla Commissione elettorale centrale che ha annunciato un totale di 1.314 candidati, con il 21% circa di donne, un piccolo record.Il partito che ha più candidati è quello al governo, lo Yap, il Nuovo Partito Azerbaigiano, che ha presentato 122 candidati e che va verso una conferma dell’ampia maggioranza parlamentare. Il partito Musavat (Uguaglianza), d’opposizione, ha una lista di 23 candidati, Umid (Speranza) 19, il Fronte popolare azerbaigiano unito 13 candidati e il partito Azerbaigian Unito 12. Del totale dei candidati, 246 sono stati presentati dai 19 partiti registrati, 11 da gruppi di iniziativa elettorale e ben 1.057 sono candidati indipendenti. Il 70% ha meno di 50 anni e la metà meno di 40.

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La tornata delle politiche era prevista per l’autunno di quest’anno, ma la decisione di anticipare la corsa alle urne è stata giustificata dal governo come necessaria per avere un arco parlamentare che possa sostenere in maniera più decisa l’agenda di riforme messa in campo dalla presidenza, come ha spiegato Hikmat Hajiyev, capo del dipartimento Politica Estera dell’amministrazione presidenziale della Repubblica di Azerbaigian: “Ci sono riforme, cambiamenti e trasformazioni in ogni settore della vita dell’Azerbaigian. Il nostro presidente vuole un cambiamento per il nostro Paese, perché abbiamo bisogno delle riforme e lo sviluppo ha bisogno delle riforme. Non possiamo guidare un Paese con regole e norme del secolo scorso, dobbiamo andare avanti. Da queste elezioni ci aspettiamo che ci siano nuovi volti, giovani, con idee innovative, che arrivino in Parlamento e sostengano il processo di riforma del presidente. In generale c’è un’energia positiva in Azerbaigian”. Le elezioni anticipate hanno, quindi, anche l’obiettivo di consolidare una svolta generazionale negli assetti dello stato, in un contesto di riforme nella vita politica, economica e sociale del paese, un percorso che segue l’iter di modernizzazione avviato nell’Amministrazione presidenziale e nel gabinetto dei Ministri.

Le votazioni per il rinnovo dei 125 seggi del Millis Majlis saranno supervisionate da 89.676 osservatori locali e da 883 osservatori internazionali che rappresentano 59 organizzazioni internazionali e 58 Paesi. Gli aventi diritto, tra cui anche i 340.689 rifugiati interni del Nagorno Karabakh (registrati in 523 seggi istituiti in varie zone del Paese) ,voteranno fino alle 19:00 ora locale (le 16:00 in Italia) e subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo spoglio e verranno diffusi i primi exit poll. Tra i numeri di questa tornata si contano anche 6.189 elettori che voteranno per la prima volta. L’elettore più anziano è una donna di 126 anni, mentre l’elettore maschio più anziano ha 109 anni. Nei seggi sono state installate 1.000 webcam per coprire tutto il territorio e le procedure di voto e spoglio, accessibili da internet e da qualsiasi parte del mondo dal sito della Commissione elettorale centrale, senza interruzioni. Nel 2015 votò il 55,54% degli aventi diritto, mentre per le presidenziali del 2018, che hanno riconfermato il presidente Ilham Aliyev ha votato il 74,24%. L’attuale composizione del Millis Majlis vede 71 deputati dello Yap e poi nove partiti quasi tutti con un solo seggio a cui si aggiungono 43 indipendenti.

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