di Giuseppe Novelli
“Solo uniti si vince”. Lo ripetono tutti i big azzurri perché questo è il messaggio che Silvio Berlusconi ha consegnato loro. Il Cavaliere ha seguito da Arcore l’esito dello spoglio che, un po’ a sorpresa, consegna a Giovanni Toti il titolo di Governatore della Liguria. E’ la vittoria di un fedelissimo, di uno del cerchio magico, e tanto basta a tenere in sella l’ex premier. Passa in secondo piano la sfida fratricida in Puglia con Raffaele Fitto sebbene il candidato azzurro, Adriana Poli Bortone, sia finita alle spalle di Francesco Schittulli. Fi resta sopra la soglia psicologica del 10% su scala nazionale: un risultato non lusinghiero che però viene compensato dal “colpaccio” ligure e anche dalla battaglia combattuta all’ultimo voto in Umbria.
Forza Italia sembra invece destinata a rinunciare alla guida della Campania, Regione governata per gli ultimi cinque anni. Ma è evidente che deve anche fare i conti con una Lega che cresce a dismisura. “C’è di che essere felici e orgogliosi”, dice il segretario del Carroccio che già alla vigilia di questa tornata aveva “battezzato” queste elezioni come una sorta di prova generale della futura leadership del centrodestra. Ma per Berlusconi queste elezioni sono anche la prova che Salvini da solo non basta e ha bisogno dei moderati. L’ex premier si sarebbe detto anche preoccupato del forte dato dell’astensionismo. “Ma – racconta Brunetta – dice che è anche una speranza perché se alle prossime elezioni andasse a votare il 10-20% in più sarebbero voti che andrebbero al centrodestra”.
