Berlusconi operato al cuore, più di quattro ore di intervento. Letta: “È andato tutto bene”. La Pascale commossa

Berlusconi operato al cuore, più di quattro ore di intervento. Letta: “È andato tutto bene”. La Pascale commossa
14 giugno 2016

Silvio Berlusconi in sala operatoria al San Raffaele per un lungo intervento di sostituzione della valvola aortica. berlusconi pascale-7L’operazione è iniziata alle 8 di questa mattina ed è durata 4 ore e mezza. L’ex premier è stato trasferito in terapia intensiva dove rimarrà almeno due giorni. “E’ andato tutto bene, ora sono più sereno”, ha commentato Gianni Letta poco dopo mezzogiorno annunciando l’esito positivo dell’operazione a cuore aperto. Ad eseguire il delicato intervento è stato il professor Ottavio Alfieri, primario Dell’U.O. di Cardiochirurgia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, con la sua equipe, insieme ad Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier e primario dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione Generale e di Anestesia e Rianimazione Cardio – toraco-vascolare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

Vicino al Cav la sua famiglia. E’ arrivato Paolo Berlusconi, il fratello del leader di Forza Italia, il quale non ha rilasciato dichiarazioni. E intanto Francesca Pascale si affaccia commossa alla finestra dell’ospedale dove si trovano diversi striscioni con su scritto “Silvio non mollare”. Fuori dall’ospedale anche un tifoso milanista con la maglia rossonera con lo striscione “Brindiamo anche a questa vittoria”, per incoraggiare il presidente del Milan. Emilio Perrilla, 43 anni, maglietta del Napoli, tuta azzurra e un tatuaggio sul dorso della mano con il logo di Mediaset. Dietro di lui uno striscione: “Forza Silvio, non mollare”. Nicola Spatuzzi, 49 anni, una maglia del Milan autografata e un cartello rossonero: ‘presidente grazie di esisterè. Sono venuti da lontano, il primo da Cervola (Napoli), il secondo da Firenze, per sostenere Berlusconi nel suo giorno più lungo, quello dell’operazione al cuore.

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“Io tengo molto al Cavaliere – spiega Perrilla – perché appartiene al popolo sovrano. Ha grande umiltà, forza e coraggio. Siamo qui per sostenere Silvio. Forza Silvio, dai che ce la fai. Sono da ieri qua per te, senza dormire, senza mangiare e senza soldi”. Poi fruga nel suo marsupio e tira fuori il biglietto del treno. “Ho speso gli ultimi soldi, per il Cavaliere”. Racconta che anche la madre ha subito la stessa operazione e proprio per questo sa cosa vuol dire. Un motivo in più per essere vicino a Berlusconi in questo momento cruciale. E promette che tornerà anche la prossima settimana. “Questo fine settimana devo sostenere Gianni Lettieri a Napoli (candidato centrodestra alle comunali) ma mercoledì prossimo sarò di nuovo qui”. Una cieca fede rossonera anima invece Nicola Spatuzzi, di Potenza, ma residente a Firenze. “Sono milanista praticamente da quando sono uno spermatozoo”, scherza. Il volto teso, preoccupato per l’operazione di Berlusconi.

“La prima partita che ho visto allo stadio era nell’84, Milan-Lecce, 1-0 gol di Tassotti”. Una vita a fare la spola tra Milano e Firenze ogni due domeniche a seguire la squadra del cuore. Ma c’è spazio anche per la politica. La sua devozione non è solo sportiva. Spatuzzi segue Berlusconi ovunque. Comizi, incontri, e ora qui, nel piazzale dell’ospedale. Cosa ne pensa di questo periodo difficile per Forza Italia? Risponde che se incontrasse Verdini lo prenderebbe “a calci”, come anche Alfano e “tutti i traditori. Perché se sono qualcuno è solo per merito del Presidente, che va seguito, nella buona e nella cattiva sorte. È una questione di coerenza”. “Il Cavaliere è forte, supererà anche questa”. Così Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, commenta fuori dal San Raffaele.

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