Berlusconi scarica Putin: sono deluso. A Bucha crimini russi

Berlusconi scarica Putin: sono deluso. A Bucha crimini russi
Silvio Berlusconi
9 aprile 2022

Silvio ha aspettato 45 giorni dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina per condannare direttamente il presidente Vladimir Putin dell’aggressione. Nei giorni scorsi era intervenuto per contestare la guerra e l’invasione ma senza mai citare direttamente Putin. Oggi, in occasione della convention di Forza Italia a Roma che ha visto il suo ritorno ad una manifestazione di partito dopo circa tre anni, ha pronunciate parole dure e nette contro il capo del Cremlino. Un intervento, quello dell’ex premier, durato circa tre quarti d’ora e circondato dall’affetto e dalla partecipazione dei quasi 2.000 militanti (disposti in varie sale dell’hotel Parco dei Principi, dove si è svolta la convention, con molti anche fuori dall’albergo, davanti maxischermi) in cui non ha mancato di ‘cavalcare’ temi a lui usuali: le tasse, la giustizia, la centralità di Forza Italia all’interno del centrodestra, la fedeltà al governo Draghi.

Ancora, ha ricordato la sua “discesa in campo” di 28 anni fa, prefigurando che in altrettanto modo possa essere letto questo suo ritorno oggi in pubblico, dopo tanta assenza. E le tradizionali canzoni azzurre che hanno accompagnato la kermesse romana, le bandiere, l’entusiasmo, gli applausi lasciano intendere come i simpatizzanti forzisti credano in questa nuova possibilità. Ma quello che si attendeva era una parola chiara sulla guerra in Ucraina, considerando soprattutto i rapporti di grande sintonia sempre affermati nei confronti di Putin. Molti hanno pensato che la ritrosia ad esprimere un giudizio netto sul conflitto fosse legato appunto all’amicizia di Berlusconi con il presidente russo. Ma oggi l’ex premier ha fatto outing. “L’aggressione all’Ucraina è senza precedenti” e “sono deluso e addolorato dal comportamento di Putin, che si è assunto una grandissima responsabilità davanti al mondo intero”, ha detto ribadendo che da parte della Russia si è trattata di una “aggressione senza precedenti di un paese neutrale come l’Ucraina, che sta combattendo con molta determinazione per la sua libertà”.

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Berlusconi non ha dubbi, si è trattata di “una aggressione che invece di portare la Russia in Europa la mette nelle braccia della Cina”. Putin, ha aggiunto Berlusconi facendo evidente riferimento fra l’altro al G8 di Genova del 2001 e al vertice Nato di Pratica di Mare del 2002, “lo avevo conosciuto 20 anni fa, mi era sempre parso un uomo di grande buonsenso, di democrazia, di pace. Peccato davvero per quello che è successo”. Ma Berlusconi non si è fermato qui oggi. Ha puntato il dito contro i recenti massacri compiuti in Ucraina. “Di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra – ha sottolineato – la Russia non può negare le sue responsabilità. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra”. Insomma, da questa drammatica vicenda non se ne esce, ha lasciato intendere l’ex premier, se non con un passo in avanti della Russia. “Il cessate il fuoco è fondamentale e prioritario”. E “spetta alla Russia fare il passo”, ha detto.

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