Bimbo morto nel Trapanese, chiesto l’ergastolo per la madre

Bimbo morto nel Trapanese, chiesto l’ergastolo per la madre
3 maggio 2017

E’ stato chiesto l’ergastolo per la morte del piccolo Lorenz, il bimbo di 5 anni trovato senza vita il 14 luglio 2014 ad Alcamo, nel trapanese. La condanna e’ stata richiesta per l’unica imputata dinanzi alla Corte d’Assise di Trapani, Aminta Altamirano Guerrero, di 35 anni, madre del bambino. Parte civile il padre del piccolo, Lorenzo Renda. La donna di origini messicane – che in quel periodo assumeva dei farmaci depressivi – da quel giorno si trova detenuta nel carcere San Giuliano di Trapani. Secondo l’accusa, rappresentata in aula dal Pm Antonio Sgarella, a uccidere il bimbo di 5 anni sarebbe stata un overdose di amitriptlina (contenuta nel Laroxyl, un farmaco utilizzato dalla donna). In questo processo – ha detto il magistrato – vi sono alcuni fatti che si prestano a diverse interpretazioni, ma mi sento sereno nell’affermare che le prove raccolte sono tali da poter chiedere la condanna dell’imputata al massimo della pena prevista, cioe’ l’ergastolo”. Durante la requisitoria il pubblico ministero ha ricostruito le ultime ore di vita del bimbo, prima del ritrovamento nell’appartamento di via Amendola. “La notte del 13 luglio 2014 sono andata a dormire dopo aver assunto una dose di Laroxyl – disse la donna durante il suo interrogatorio – e il giorno dopo ho trovato il mio piccolo Lorenzo morto”. Durante il processo la Corte ha disposto due differenti esami tossicologici che non hanno del tutto chiarito le dinamiche che hanno condotto alla morte del bimbo. Il processo e’ stato rinviato al prossimo 23 maggio per le repliche dei legali ed eventuale sentenza.

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