Calcioscommesse, 5 condanne e 13 assoluzioni in serie B

Calcioscommesse, 5 condanne e 13 assoluzioni in serie B
31 maggio 2016

Si è concluso con cinque condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione e 13 assoluzioni “per non aver commesso il fatto” il processo di primo grado davanti al Tribunale monocratico di Bari sulle due partite dei campionati di serie B 2007-2008 e 2008-2009, Salernitana-Bari (3-2, 23 maggio 2009) e Bari-Treviso (0-1, 10 maggio 2008), secondo la Procura di Bari vendute dai biancorossi per complessivi 220 mila euro. Il giudice Domenico Mascolo ha condannato ad 8 mesi di reclusione e 8 mila euro di multa gli ex calciatori del Bari Daniele De Vezze, Vincenzo Santoruvo, Ivan Rajcic, a 6 mesi di reclusione e 6 mila euro di multa Stefano Guberti, tutti con pena sospesa. Assolto dalla frode sportiva ma condannato per favoreggiamento personale a un anno e mezzo di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di 400 euro di multa il faccendiere del Bari Angelo Iacovelli. Assolti tutti gli altri imputati accusati di frode sportiva, ex giocatori e dirigenti di Bari e Salernitana, tra i quali gli ex capitani del Bari Jean Francois Gillet, che potrebbe giocare i prossimi Europei, Francesco Caputo (in prestito dal Bari all’Entella), Raffaele Bianco (oggi capitano del Carpi), gli ex giocatori del Bari Vitali Kutuzov, Alessandro Parisi, Gianluca Galasso, Nicola Belmonte, Nicola Strambelli, Massimo Bonanni, Massimo Ganci, Mark Edusei, l’ex calciatore della Salernitana Luca Fusco e l’ex team manager della squadra campana Cosimo D’Angelo. Guberti, Santoruvo, De Vezze e Rajcic sono stati anche interdetti (pena sospesa) per un anno ad esercitare ruoli negli uffici direttivi delle società sportive ed è stato fatto divieto di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive e si accettano scommesse autorizzate. Ai giocatori è stato riconosciuto di aver accettato 7 mila euro per perdere la partita con la Salernitana e una cifra imprecisata per quella contro il Treviso. La Figc, costituita parte civile, ha ottenuto un risarcimento danni da quantificarsi in separato giudizio con provvisionale da destinare ad attività educative di calcio giovanile pari a complessivi 50 mila euro.

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