Camera vota fiducia su riforma processo civile

Camera vota fiducia su riforma processo civile
25 novembre 2021

La Camera ha votato la fiducia sulla riforma del processo civile. I sì sono stati 443, 39 i contrari e un solo astenuto. Il disegno di legge, approvato senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, è composto da un solo articolo. In sostanza, il provvedimento prevede la “delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata”, recita il testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato. 

Secondo gli impegni presi dall`Italia per il Pnrr, l’obiettivo principale della riforma è ridurre del 40% i tempi dei processi. Tra i punti cardini, c`è l`incentivazione ai riti alternativi per la risoluzione delle controversie, che tende a favorire la conciliazione, la negoziazione assistita e l`arbitrato, anche attraverso l’aumento degli incentivi fiscali. Una delle novità più attese è quella legata all’istituzione di un Tribunale ad hoc della famiglia con l`introduzione di un rito unificato, applicabile a tutti i procedimenti relativi allo stato delle persone, ai minorenni e alle famiglie, attualmente attribuiti alla competenza del tribunale ordinario, del tribunale per i minorenni e del giudice tutelare.

Per favorire la semplicità, la concentrazione, l’effettività della tutela e la ragionevole durata sono state apportate modifiche anche al processo di cognizione di primo grado, riducendo, tra i vari aspetti, i casi in cui il tribunale possa giudicare in composizione collegiale. In merito al giudizio di secondo grado, la riforma punta al superamento dell’attuale disciplina del cosiddetto filtro in appello, prevedendo la possibilità di dichiarare manifestamente infondata l’impugnazione che non ha possibilità di essere accolta.

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Per quanto riguarda il giudizio innanzi alla Corte di Cassazione, c’è la riforma del “filtro”, con la previsione di un procedimento accelerato per la definizione dei ricorsi inammissibili, improcedibili o manifestamente infondati. Previste anche misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di esecuzione forzata. In particolare, si interviene sul foro competente per l’espropriazione forzata di crediti, quando debitore sia una pubblica amministrazione e sulla procedura di pignoramento nell’espropriazione presso terzi. Ieri, votata la fiducia al governo, l’Aula della Camera è passata all’esame degli ordini del giorno presentati sulla riforma del processo civile. Il voto definitivo sulla riforma del processo civile, è invece previsto nella prima parte della giornata di oggi.

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