Camorra, sequestro per 40 milioni a clan Mallardo

Camorra, sequestro per 40 milioni a clan Mallardo
15 giugno 2017

Beni per oltre 40 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza e della polizia nell’ambito delle indagini sul clan camorristico Mallardo, condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Sigilli all’hotel Stelle di Napoli e all’hotel Sole di Verona, situati dei pressi delle rispettive stazioni ferroviarie; alla società Crusado con sede presso il Tarì di Marcianise, alla gelateria Gelcom di Taranto, oltre a ville a Ischia e in Abruzzo, abitazioni a Napoli e provincia, ma anche a Taranto e a Caserta. Bloccati, infine, decine di conti correnti. Il sequestro – spiega il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli – è relativo a una rete di società collegate a Gaetano Esposito, titolare di fatto di numerose imprese attive soprattutto nel settore del commercio di preziosi e in quello immobiliare. Le indagini hanno svelato episodi di riciclaggio di denaro del clan, perpetrate non solo dalla famiglia Esposito, ma anche dal gruppo imprenditoriale dei Cozzolino. Secondo l’ipotesi dei magistrati, gli indagati attraverso le loro imprese riuscivano a movimentare e riciclare consistenti somme di denaro. Il sequestro rappresenta lo sviluppo delle indagini che, alla fine del 2016, avevano già portato a una serie di misure cautelari nei confronti di Francesco Mallardo, ritenuto capo dell’omonimo clan, e al sequestro di aziende del suo gruppo familiare. Durante le perquisizioni eseguite nel novembre scorso fu sequestrata la documentazione che riportava la contabilità di “comodo” di movimentazioni tra gli Esposito e i Cozzolino, del valore di decine di milioni di euro, tutte non tracciabili. Le successive investigazioni – ricostruisce la procura – hanno consentito di risalire ai trasferimenti di denaro e di appurare che gli Esposito e i Cozzolino fanno parte di un’unica rete societaria messa disposizione del clan Mallardo per consentire il riciclaggio di incassi illeciti.

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