Il cardinale Pell ammette: non denunciai caso di prete pedofilo. Parla un genitore di vittime abusi: “Rivoglio le mie bambine”

Il cardinale Pell ammette: non denunciai caso di prete pedofilo. Parla un genitore di vittime abusi: “Rivoglio le mie bambine”
3 marzo 2016

George-Pell-artIl cardinale George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l’Economia, ha ammesso di non aver denunciato alle autorità un caso di pedofilia a metà anni Settanta, all’epoca in cui era vicario episcopale per l’educazione a Ballarat, in Australia, dopo che uno scolaro che aveva subito molestie gli aveva detto che un insegnante dei Christian Brothers, Edward Dowlan, aveva un “comportamento abusivo con i ragazzi”. Ieri notte Pell ha testimoniato per il quarto e ultimo giorno davanti a una commissione governativa australiana in video-collegamento da Roma. Uno studente dei Christian Brothers, ha detto Pell, accennò con lui degli abusi subiti da Dowlan “ha menzionato la cosa casualmente in una conversazione, non mi ha mai chiesto di fare alcunché”, ha detto Pell. Anni dopo il religioso è stato condannato per avere abusato di una ventina di scolari. Il presidente della commissione, Peter McClellan, ha chiesto al porporato se egli non avrebbe dovuto denunciare il fatto. “Con l’esperienza di quarant’anno dopo, sono certamente d’accordo che avrei dovuto fare di più”, ha risposto Pell. “Non ho fatto nulla. Alla fine ho indagato la cosa con il cappellano della scuola”, aggiungendo: “Non avevo idea che i Christian Brothers stessero insabbiando in quel modo che ora è evidente”.

IL GENITORE E’ a Roma per le sue bambine Anthony Foster, intervistato fuori dall’hotel Quirinale a margine dell’incontro fra il cardinale George Pell e le vittime australiane di abusi. Emma e Katie furono violentate dal loro parroco quando erano alle elementari. Emma è morta di overdose, Katie, divenuta alcolista, è paralizzata dopo un incidente stradale. “Questa era la mia famiglia perfetta… Noi l’avevamo creata. La Chiesa cattolica l’ha distrutta, perché non ha sorvegliato i suoi preti e ha permesso che dei bambini fossero violentati. Quanti casi sono? Migliaia, migliaia”. “George Pell era il vescovo ausiliare nella nostra zona ed era responsabile del prete che ha abusato le mie bambine”. “No, non ho bisogno di vedere il Papa. Io rivoglio le mie bambine. La reazione della Chiesa dovrebbe essere l’umiltà, chiederci perdono, fare tutto quello che possono per risanare la vita di tutte le vittime che ci sono. Finora abbiamo solo parole. Abbiamo bisogno di azioni concrete e di tutto il peso della Chiesa impiegato per aiutare le vittime e perché non succeda di nuovo, questo vogliamo”.

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