Cesare Battisti, giudice ordina il suo arresto. Vicini di casa: “E’ da novembre che non lo vediamo”

14 dicembre 2018

Un giudice del Tribunale Supremo brasiliano, Luiz Fux, ha ordinato l’arresto di Cesare Battisti, un mossa che apre la strada all’estradizione in Italia dell’ex terrorista dei Pac da parte dell’attuale presidente Michel Temer e del nuovo, Jair Bolsonaro, che si insedierà il prossimo primo gennaio. Durante la campagna elettorale e dopo la sua vittoria Bolsonaro ha più volte ripetuto la sua intenzione di estradare in Italia Battisti che vive in Brasile dal 2010 ed attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello stato di Sau Paulo. Intanto, Cesare Battisti non si trova nella sua casa di Cananeia, secondo quanto riferito da alcuni vicini ai cronisti riuniti davanti alla sua residenza, in attesa di un possibile arresto. “E’ da novembre che non lo vediamo”, ha detto un vicino all’inviata della TV Globo.

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Con la sua decisione, il giudice Fux ha accolto la richiesta della procuratrice generale Raquel Dodge, dell’arresto preventivo di Battisti, una misura definita “necessaria” per “evitare il rischio di fuga e per assicurare l’eventuale futura estradizione in Italia”. A questo proposito il giudice Fux ha ricordato quando nell’ottobre 2017 Battisti è stato fermato a Corumba, sulla frontiera con la Bolivia, mentre, secondo quanto dichiarato dalle autorità, cercava di attraversare il confine con dollari ed euro non dichiarati. Il Tribunale Supremo brasiliano aveva votato già nel 2010 per estradizione di Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi, ma l’allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva la negò concedendogli lo status di rifugiato.

Sottolineando la natura “strettamente politica” di quella decisione, il giudice Lux ha quindi affermato che il nuovo presidente potrà rivederla. “E’ nella stessa natura degli atti prodotti nell’esercizio del potere sovrano la loro reversibilità”, scrive il giudice. Gli avvocati di Battisti ovviamente sostengono che quella decisione di Lula di negare l’estradizione sia irrevocabile. In attesa comunque di leggere il dispositivo della decisione del giudice, per il momento non hanno rilasciato commenti, si legge ancora sul sito del giornale brasiliano che ricorda che ora i legali potranno presentare un ricorso urgente per evitare l’arresto.

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Battisti è stato arrestato nel 2007 in Brasile, dove si era rifugiato dopo aver lasciato nel 2004 la Francia – doveva aveva vissuto dagli anni ottanta, protetto dalla ‘dottrina Mitterand’, intraprendendo una carriera da scrittore – per l’America del Sud. Nel 2009 ricevette lo status di rifugiato politico dall’allora ministro della Giustizia Tarso Genro. Nonostante questo il Tribunale Supremo Federale nel 2010 concede l’estradizione che viene però negata dal presidente Lula. L’anno seguente il Tribunale ratifica la decisione del presidente ed il governo concede a Battisti la residenza permanente in Brasile.

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