Chimenti e il sogno Ryder Cup: “Nessuno ci credeva”

Chimenti e il sogno Ryder Cup: “Nessuno ci credeva”
Francesco Molinari
7 marzo 2019

Un sogno chiamato Ryder Cup, arrivato tra un concorso ippico e un nubifragio che rischio’ di rovinare tutto. “Nessuno ci dava una possibilita’”. Franco Chimenti, numero uno della Federazione Italiana Golf e vicepresidente vicario del Coni, al Corriere della Sera racconta l’Odissea che ha portato l’Italia ad aggiudicarsi la super sfida del 2022 tra Usa ed Europa che si giochera’ a Roma sul green del Marco Simone Golf & Country Club. “Comincio’ tutto da Muirfield (Scozia, ndr) – spiega Chimenti – dove si stava disputando l’Open Championship 2013. Durante la cerimonia, tra i rappresentanti delle varie federazioni, si parlava di Ryder. Era stata appena scelta la Francia per il 2018 e tutti pensavano che l’edizione 2022 se la sarebbe aggiudicata la Germania. ‘Perche’ non l’Italia?’. La buttai li’ e qualcuno si fece anche una bella risata. Eppure il Tour europeo scelse noi”. Il 14 dicembre 2015 il sogno diventa realta’.

“Nessuno credeva in noi – sottolinea ancora Chimenti – ma ero convito di potercela fare. L’European Tour (il massimo circuito continentale di golf, ndr) aveva da poco nominato Keith Pelley come ad. Scoprii che sarebbe stato presente alla manifestazione ‘Sport e Fede’ promossa da Papa Francesco. Chiamai Giovanni Malago’ e Luca di Montezemolo in Vaticano: trattatemi bene Pelley. E’ biondo, alto come me e canadese. Nel pomeriggio lo portammo al Coni, allo Stadio dei Marmi c’era un concorso ippico. Ma un terribile nubifragio rischio’ di rovinare tutto. Pelley fu conquistato dalla bellezza di Roma ed e’ cosi’ che abbiamo battuto in volata non la Germania, ma la Spagna”. La Ryder Cup, terza manifestazione piu’ importante al mondo dopo Mondiali di calcio e Olimpiadi, e’ una delle grandi conquiste di Franco Chimenti. Che ha permesso al golf italiano di guardare al futuro con grande ottimismo.

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“Prima dell’assegnazione gli iscritti erano in calo, adesso sono aumentati del 20% rispetto allo scorso anno. Siamo entrati nelle scuole, lavoriamo per aprire i circoli e costruire i campi pubblici. E i lavori al Marco Simone procedono benissimo. Ora c’e’ un accordo perfetto con il Comune di Roma e la buca cinque si chiamera’ Colosseo”. Dall’impresa Ryder ai trionfi show di Francesco Molinari. “Ha vinto tutto nel momento giusto – ammette Chimenti al Corsera -. Avevo detto che sarebbe riuscito a conquistare l’Open Championship (il major piu’ antico del golf, ndr). E ora sono convinto che diventera’ il numero uno al mondo”.

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