Il presidente Interpol “sparito” è sotto indagine. L’appello della moglie. E’ giallo

Il presidente Interpol “sparito” è sotto indagine. L’appello della moglie. E’ giallo
Il presidente dell'Interpol cinese, Meng Hongwei
7 ottobre 2018

Il presidente dell’Interpol Meng Hongwei, ‘sparito’ dal 29 settembre, e’ sotto indagine per il sospetto di “violazioni della legge”. E’ quanto riportano i media ufficiali aggiungendo che Meng e’ attualmente nel mirino della Commissione di supervisione. Grace Meng, moglie di eng Hongwei ha lanciato un appello alla comunità internazionale perché faccia luce sulla sorte del marito, scomparso al suo arrivo in Cina.

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Grace Meng ha inoltre affermato di credere che suo marito sia in pericolo, dopo un ultimo messaggio ricevuto proprio il 25 settembre: “Aspetta una mia chiamata”, le aveva scritto prima di inviarle un emoticon che indicava una situazione di minaccia: “Non so che cosa gli possa essere successo”, ha concluso. Intanto il giallo si infittisce. L’Interpol ha annunciato con un comunicato ufficiale pubblicato sul suo account Twitter di “aver ricevuto le dimissioni di Meng Hongwei dalla carica di presidente”.

La carica sara’ assunta temporaneamente dal vice presidente del comitato esecutivo, il sudcoreano Kim Jing Yang. Appare curioso che la notizia arriva a poche ore dall’annuncio della Cina che Meng si trova sotto indagine nel paese per sospette “violazioni della legge”. Ieri era stato il Segretario generale dell’Interpol, Juergen Stock, a chiedere ufficialmente a Pechino un “chiarimento” sulla situazione del 64enne Meng.

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Le autorità cinesi non hanno finora diffuso alcun commento sulla sparizione del presidente dell’Interpol: secondo quanto riferito dal South China Morning Post, che cita delle fonti anonime, Meng sarebbe stato fermato al suo arrivo per ordine della Commissione di Sorveglianza Nazionale cinese, che ha il potere di indagare su qualsiasi funzionario sospettato di essere coinvolto in un qualche scandalo legato alla corruzione.

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Oltre a guidare l’Interpol – un incarico più onorario che operativo – Meng ricopre infatti anche la carica di viceministro della Pubblica Sicurezza cinese; non è tuttavia chiaro per quale motivo dovrebbe essere stato indagato, ma va ricordato che la sua ascesa nei ranghi della sicurezza cinese si deve soprattutto a Zhou Yongkang, un rivale del presidente Xi Jinping condannato all’ergastolo nel 2014 per cospirazione.

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