Cinema, Lillo: con Greg non faremo il film di Natale

Cinema, Lillo: con Greg non faremo il film di Natale
6 aprile 2017

Lillo e Greg non saranno tra i protagonisti dei cinepanettoni 2017. Lo ha rivelato Lillo, al secolo Pasquale Petrolo, a Torino, dove si trova in veste di giurato al festival della Rai “Cartoons on the bay”. “Quest’anno non faremo il film di Natale perché è finito il contratto di 5 film con la Filmauro. Ma siamo rimasti in ottimi rapporti con la casa di produzione, per cui faremo altri progetti con loro. Abbiamo tante proposte sul tavolo” ha detto Lillo. All’orizzonte si profila “la possibilità di scrivere un film con la Filmauro tutto nostro, scritto da noi. Un progetto ancora aperto: ci sono due o tre trattamenti in cantiere, vedremo se andranno in porto. E’ un momento di valutazione, anche perché abbiamo molta gente che vuole lavorare con noi” ha spiegato Lillo, che vedremo prima al cinema nei panni di marito di Michela Andreozzi, al suo debutto sul grande schermo da regista.

Il primo ciak sarà a giugno, top secret il titolo. “Nel film dell’Andreozzi interpreto il marito di Michela. E’ la storia di due famiglie, una non può avere figli e l’altra sì. E’ un’opera prima, scritta benissimo, una commedia divertente e piena di contenuti. Ma non fatemi dire di più” ha anticipato Lillo. Un passato da disegnatore di fumetti, a “Cartoons on the bay” Lillo ha svelato che il suo vero sogno sarebbe “scrivere un film di animazione”. “Sul web facciamo una serie animata che si chiama ‘Pupazzo criminale’. L’idea è quella di fare una commedia surreale, molto cattiva, in stile Muppet show, con i personaggi di Pupazzo criminale sfruttando il contrasto tra la tenerezza dei personaggi, paperotti e topini e la storia di segno opposto”. Del resto il suo primo amore è proprio il fumetto. “Ancora oggi disegno, un’attività che faccio per me e che fa parte del mio essere” ha raccontato Lillo, che prima di approdare al mondo dello spettacolo e in radio si è fatto le ossa proprio nel mondo dei fumetti.

Leggi anche:
Corte Ue: Getty restituisca all'Italia l'"Atleta Vittorioso"

“Dopo un paio di anni di gavetta, bussando alle case editrici senza avere alcun tipo di esito, ho cominciato a fare cose decenti e a pubblicare. All’epoca facevo gli adesivi per la rivista ‘Cioe’, poi facevo anche fumetti comici e underground per la casa editrici Acme. Poi ho anche cominciato a scrivere storie che pubblicavano altri. Qualche storia l’ho scritta anche per Silver e Cattivik. Poi ho conosciuto Greg. Erano anni in cui alternavo fumetti alla musica, perché alla sera suonavo con Greg nei locali, cosa che ci ha fatto diventare una band di culto a Roma. Nel giro di un anno si erano create le file fuori dai locali, grazie al passaparola. A quel punto facevo talmente tanti spettacoli che non ho avuto più tempo per i fumetti e ho virato verso il mondo dello spettacolo” ha rievocato Lillo. Da giurato a “Cartoon on the bay” è quindi entusiasta di toccare con mano le nuove frontiere dell’animazione. “Ho visto cose strepitose, sia come idee che come grafica. La cosa che mi piace è che in ognuno di questi progetti convivono la parte sociale e didattica e l’intrattenimento. C’è una bella gioventù di autori, che bisogna far lavorare qua in Italia, perché se no i talenti vanno all’estero. L’animazione in Italia c’è poco e la cosa triste per l’Italia è che nei grandi studi di animazione internazionali ci sono sempre italiani dentro. Potremmo avere una scuola di animazione e delle produzioni fortemente italiane, i talenti ci sono ma non le possibilità” ha concluso Lillo.

Leggi anche:
A Malmo il 68esimo Eurovision fra proteste pro Gaza e polemiche
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti