Contatti trafficanti e filo-jihadisti, indagato anche dipendente comune di Bari

Contatti trafficanti e filo-jihadisti, indagato anche dipendente comune di Bari
10 maggio 2017

Nel corso dell’inchiesta della Polizia di Stato, denominata Hawala.net, che ha portato alla scoperta di un network di trafficanti di migranti somali, sono emerse relazioni sul web, attraverso Facebook e altri social network, di alcuni componenti dell’ organizzazione criminale con alcuni internauti attestati per posizioni filo jihadiste riconducibili al gruppo terroristico somalo “Al Shabaab”. Le indagini hanno documentato anche contatti telefonici diretti tra uno dei membri dell’organizzazione con un cittadino somalo, gia’ sottoposto a fermo in Italia nel luglio 2016 per aver favorito l’ingresso sul territorio nazionale, via Malta, di due foreign fighters militanti dell’Isis/Daesh. Tra gli indagati figura anche un impiegato del Comune di Bari che si era lasciato corrompere per dichiarare falsamente inesistenti residenze di cittadini somali nel capoluogo pugliese. All’operazione ha contribuito anche la Polizia di Malta che, con la collaborazione di personale Interpol e della Questura di Bari, ha eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti del principale trafficante di migranti somali di cui si e’ servita l’associazione criminale. Questa mattina, inoltre, su input della Dda della Procura di Bari, sono stati oscurati dal Servizio Polizia postale e delle comunicazioni i siti informatici, non abilitati in Italia, su cui gli indagati effettuavano i vari servizi di pagamento a beneficio sia dei membri dell’organizzazione sia dei migranti.

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