Countdown su verdetto Sorveglianza

14 aprile 2014

Si apre una settimana decisiva per il destino politico di Silvio Berlusconi. Da domani scatta infatti il conto alla rovescia sul destino politico del fondatore di Forza Italia. La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano e’ infatti attesa per i prossimi giorni. E’ l’ultimo atto della vicenda Mediaset, caso giudiziario che si e’ chiuso con la condanna definitiva di Berlusconi a 4 anni (scontati a 1 anni per effetto dell’indulto). Al collegio presideduto Pasquale Nobile de Santis tocca pronunciarsi sulla richiesta degli avvocati dell’ex premier che puntano a ottenere per il loro assistito l’affidamento in prova a una struttura per disabili. Anche l’Uepe (acronimo che sta per ‘ufficio esecuzioni penali esterne’) ha chiesto l’affidamento in prova per Berlusconi, indicando pero’ in un centro per anziani il luogo ideale per scontare la pena.

In caso di bocciatura per Berlusconi scatterebbero invece gli arresti domiciliari. Difficile, tuttavia, ipotizzare che l’istanza sull’affidamento in prova possa essere bocciata, considerato che anche il rappresentante della pubblica accusa, il sostituto procuratore generale Antonio Lamanna, ha espresso parere favorevole sui servizi sociali. Trascorsi 5 giorni dall’udienza di giovedi’, da domani in poi ogni giorno potrebbe essere buono per i giudici del Tribunale di Sorveglianza per sciogliere la loro riserva. Se il verdetto non arrivera’ entro giovedi’, bisognera’ far passare le vacanze di Pasqua per sapere quale sara’ la sorte dell’ex capo del governo.

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Le prescrizioni cui sara’ sottoposto riguardano orari (l’obbligo di non lasciare la propria residenza dalle 23 di sera alle 6 del mattino) e spostamenti (i condannati in via definitiva non possono lasciare la regione di residenza) ma, vista la possibilita’ di deroghe, non dovrebbero creare grossi problemi a Berlusconi in termini di ‘agibilita’ politica’. La campagna elettorale in vista delle europee, insomma, non pare essere a rischio. Berlusconi dovra’ tuttavia pesare le parole nei suoi comizi facendo soprattutto attenzione a evitare attacchi alla magistratura. E’ stato la stesso rappresentante della Procura generale, nel corso dell’udienza di giovedi’, ad avvertire che l’affidamento in prova potrebbe essere immediatamente ‘revocato’ se da Berlusconi arriveranno parole diffamatorie all’indirizzo delle toghe. (Asca)

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