Rilevato corinavirus in neonato a Wuhan, si teme contagio prenatale

5 febbraio 2020

L’Italia ha iniziato a controllare negli aeroporti tutti i passeggeri in arrivo con voli internazionali nel tentativo di fermare la diffusione del coronavirus. I controlli con scanner termici prima riservati solo a chi arrivava dalle zone interessate dal virus sono stati estesi a tutti i voli, anche dall’Europa. Negli scali senza scanner sono al lavoro centinaia di volontari della Croce Rossa. Nello scalo di Fiumicino, ha fatto sapere Aeroporti di Roma, sono stati allestiti 3 check-point centralizzati, uno presso il Terminal 1 e due al Terminal 3, e predisposte in totale 11 corsie di controllo dotate di termoscanner: 3 al Terminal 1, 3 al Terminal 3 per i voli Shengen e 5 agli arrivi internazionali sempre al Terminal 3. Ogni corsia è presidiata da addetti sanitari che tramite un tablet possono rilevare la temperatura corporea misurata dai termoscanner. Il controllo completo dura al massimo 2 secondi e non si sono registrate code tra i passeggeri. Quelli utilizzati da Aeroporti di Roma sono termoscanner di ultima generazione, in grado di supportare le operazioni aeroportuali sia in condizioni ordinarie che straordinarie, come quelle attuali.

E da oggi anche in Piemonte è attiva la sorveglianza sanitaria negli aeroporti sui passeggeri in arrivo con tutti i voli internazionali, anche non diretti dalla Cina, agli aeroporti di Caselle (Torino) e Levaldigi (Cuneo): la Regione Piemonte, infatti, sulla base delle indicazioni fornite dal capo del Dipartimento della Protezione civile e Commissario per l`emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha attivato la procedura. Il personale sanitario del 118 – spiega la regione – ha effettuato la misurazione della temperatura corporea dei passeggeri: sono circa 1000 le persone che sono state controllate con il termometro digitale frontale a raggi infrarossi. Dal lunedì al venerdì la misurazione viene effettuata dal personale delle Associazioni di volontariato di Anpas e Croce Rossa in convenzione con il servizio 118, integrato al sabato e alla domenica dal personale sanitario del 118, a rotazione tra le Centrali, e della struttura complessa di Maxiemergenza del 118. L`assessore regionale alla Sanità ha ringraziato tutti gli operatori sanitari e in particolare i volontari di Anpas e Croce Rossa “per il loro fondamentale supporto in questa attività di sorveglianza”. E la Regione Piemonte “prosegue l`attività di gestione dell`emergenza internazionale coronavirus sul proprio territorio sulla base delle indicazioni del ministero della Salute con il quale è in costante contatto”.

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I due cinesi stazionari

“I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, sono attualmente ricoverati nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche sono stazionarie. I parametri emodinamici sono stabili, prosegue il supporto respiratorio e il monitoraggio continuo dei parametri clinici e di laboratorio. La prognosi resta riservata”. Lo fa sapere lo Spallanzani nel quotidiano bollettino medico. “Sono stati ad oggi dimessi 27 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus. Presso l`Istituto sono ricoverati in questo momento 6 pazienti sintomatici, compresi i due in terapia intensiva, provenienti da zone della Cina interessate dall`epidemia. Sono in corso i test per la ricerca del nuovo coronavirus nei 4 casi sospetti ricoverati”. “Per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all`infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l`Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. In caso di evoluzioni del quadro clinico, verranno dati immediati aggiornamenti”, conclude lo Spallanzani.

Intanto, un neonato di Wuhan è risultato positivo al coronavirus a sole 30 ore dalla nascita. Lo scrive oggi il South China Morning Post, spiegato che questa scoperta fa temere che possa essere stato contagiato all’interno del gremo materno. “La madre del neonato è una paziente in cui era stato rilevato il coronavirus in maniera confermata. Attualmente i segni vitali del piccolo sono stabili”, afferma la televisione pubblica cinese CCTV. Il SCMP ha interpellato un medico dell’ospedale neonatale di Wuhan, Zeng Lingkong, il quale ha espresso la preoccupazione di un “nuovo percorso per il coronavirus”. Quindi ha segnalato che le donne incinte devono stare alla larga dalle persone contagiate . L’ospediale pediatrico di Wuhan ha realizzato un’area specifica per donne incinte con sintomi sospetti.

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