Coronavirus, dal 29 maggio aperti stabilimenti termali nel Lazio

Coronavirus, dal 29 maggio aperti stabilimenti termali nel Lazio
28 maggio 2020

Dal 29 maggio nel Lazio semaforo verde nel Lazio per gli stabilimenti termali e i centri per il benessere fisico, e ancora via libera alle guide turistiche. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Ferme restando le attività previste dal cerimoniale di Stato in occasione della Festa della Repubblica, sono consentite, per quella data, ulteriori iniziative di celebrazione che devono attenersi all’accessibilità massima ed alle modalità organizzative di cui all’art. 1, comma 1, lett. m), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 nonché a tutte le disposizioni generali per il contenimento del contagio” si legge.

“A decorrere dal 3 giugno 2020 sono inoltre consentiti: fermo restando la sospensione delle attività delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica stabilito dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 è consentita l’attività corsistica individuale e collettiva (a titolo esemplificativo e non esaustivo: scuole di musica, di danza, di pittura, di fotografia, di teatro, di lingue straniere). L’attività di formazione professionale, per la parte pratica e di stage/tirocinio; l’attività dei centri ricreativi e culturali” il documento stabilisce che “a decorrere dal 15 giugno 2020 sono inoltre consentite le attività dei centri estivi per minori e dei centri anziani”.

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“È inoltre consentito, per le attività ancora sospese, l’accesso alle strutture e agli spazi aziendali esclusivamente al personale impegnato in attività di allestimento, manutenzione, ristrutturazione, montaggio, pulizia e sanificazione, nonché a operatori economici ai quali sono commissionate tali attività finalizzate alla predisposizione delle misure di prevenzione e contenimento del contagio propedeutiche a successive disposizioni di apertura”. E ancora “per la migliore gestione sanitaria del patrimonio zootecnico, per la selezione biologica, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali è consentita la caccia di selezione alla specie cinghiale (Sus scrofa) per prevenire e contenere i danni alle colture agricole anche prorogando i Piani di abbattimento già approvati per la stagione 2019/2020, nei limiti del numero di capi previsti nei Piani stessi e sino ad approvazione dei nuovi Piani per la stagione 2020/2021”.

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