Coronavirus, dal Tocilizumab risultati importanti

15 marzo 2020

“Dei sei pazienti trattati da sabato scorso, tre hanno avuto un miglioramento importante, il primo, quello di sabato, ha mostrato un miglioramento della Tac importante, al momento è superficializzato, in Cpap (Continuous Positive Airway Pressure – ventilazione meccanica a pressione positiva continua) e se mantiene l’equilibrio respiratorio addirittura può essere estubato”. L’oncologo Paolo Ascierto, primario dell’ospedale Pascale di Napoli conferma: il Tocilizumab, il farmaco anti-artite usato in via sperimentale per trattare i pazienti affetti da Covid-19, funziona e dà risultati importanti già dopo 24 o 48 ore di trattamento.

“Quello che noi facciamo – ha spiegato ad askanews – è utilizzare farmaci e strategie per trattare i tumori, queste strategie hanno anche degli effetti collaterali dovuti alla produzione di sostanze che cercano di uccidere le cellule tumorali e il Tocilizumab è uno dei farmaci che utilizziamo nel trattamento di questi effetti collaterali. Il processo che avviene nel polmone in seguito alla polmonite da Covid-19 è molto simile a queste tempeste di citochine che si creano nell’immunoterapia che noi utilizziamo, da qui l’idea di utilizzare il Tocilizumab anche in questa situazione”.

L’idea di usare questo farmaco è nata dopo una consultazione con i medici cinesi che lo avevano usato su 21 pazienti affetti da Covid-19; in 20 casi avevano ottenuto benefici importanti dopo poche ore. Ora si tratta di validare il protocollo per poterlo estendere a tutti i pazienti trattabili con questo farmaco. “La collaborazione e la comunicazione dei dati è importante in questa fase, attendendo quelli della sperimentazione che arriveranno – ha concluso Ascierto – ma quello che vogliamo sapere è quali sono i pazienti migliori da poter trattare se, come dicono i cinesi, trattarli quanto prima, può addirittura evitare che vadano in terapia intensiva”.

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L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) è al lavoro per arrivare al protocollo clinico in tempi brevi, intanto tutti possono utilizzare il farmaco off-label (al di fuori delle condizioni autorizzate dagli enti predisposti) e farne richiesta alla Roche che lo ha messo a disposizione gratuitamente.

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