Coronavirus, diagnosi precoce con l’Intelligenza Artificiale

27 marzo 2020

Diagnosi precoce dei casi di coronavirus grazie all’Intelligenza Artificiale. L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha acquisito il sistema di monitoraggio utilizzato per la prima volta in Cina negli ospedali di Wuhan, focolaio dell’epidemia. Un test rapido che ha dato un tasso di attendibilità del 98,5%. Attraverso meccanismi di machine learning che effettuano un triage di tutte le TC polmonari realizzate nell’ospedale, il software analizza i lobi, la densità, la localizzazione e altre caratteristiche delle lesioni polmonari.

Paolo Sormani, Direttore Generale Policlinico Campus-Biomedico: “Questo sistema di IA permette di fare una diagnosi precoce della polmonite Covid-19 partendo da una Tac polmonare. È stato testato dai nostri radiologi con ingegneri cinesi venuti nel nostro policlinico”. Il Direttore Diagnostica per Immagini Carlo Quattrocchi: “Avremo la possibilità di analizzare dati altrimenti difficili da visualizzare con occhio umano e da elaborare e avremo misure quantitative delle immagini TC dei pazienti affetti da Covid 19 e avremo anche la possibilità di individuare i pazienti quando la prevalenza di patologia si ridurrà, speriamo presto, nei prossimi mesi”.

Il sistema dà un alert quando identifica un paziente sospetto anche se asintomatico, un paziente che presenta un quadro “a rischio” Covid-19 anche se negativo al tampone e questo permette ai sanitari di accelerare i tempi sia in caso di isolamento domiciliare che di ricovero ospedaliero. Bruno Beomonte Zoebel, Direttore Imaging Center: “Il software è stato realizzato su base dell esperienza di Wuhan durante l emergenza, sono stati valutati circa 1500 casi ritenuti positivi ed è molto utile perché nei casi iniziali in cui il tampone è negativo per svariate ragioni si è visto che la presenza di alterazioni tipiche nella TC del torace può essere un dato estremamente sensibile per individuare i casi positivi”.

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Il software è stato messo a disposizione del Sistema sanitario nazionale. Già Francia e Germania hanno manifestato interesse. Inoltre, è stato costruito un database europeo per archiviare tutte le immagini TC dei centri che vorranno collaborare in modo da avere un grande registro su cui fare studi e analisi per capire meglio il Covid-19.

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