Coronavirus, mezza Francia zona rossa. Speranza: test a chi viene da lì

21 settembre 2020

La maggior parte della Francia metropolitana è “zona rossa” per l’epidemia di Covid-19. Cinquanta i dipartimenti classificati come “zona di circolazione attiva” del virus. La classificazione, legata a indicatori come il tasso di incidenza, la pressione ospedaliera, il numero di esami effettuati, il tasso di positività e l’evoluzione del numero di cluster, permette però ai prefetti di adottare misure extra per arginare la diffusione dell’epidemia, come limitare o vietare le riunioni e i viaggi a oltre 100 chilometri dal luogo o indirizzo di residenza. Misure che, però, vanno prese consultandosi con le autorità locali e le agenzie sanitarie regionali.

Ma se metà Paese è zona rossa, arrivano regole più flessibili nelle scuole elementari e materne, dove tutte le classi potranno continuare la loro attività in caso di un allievo positivo. La chiusura di una classe potrà essere decisa solo a partire da 3 casi di positività. Una regola giustificata, sostiene il governo, dal parere dell’Alto consiglio della sanità secondo cui “i bambini sono a scarso rischio di forme gravi e poco attivi nella trasmissione” del Covid.

Intanto, però, anche l’Italia prende precauzioni nei confronti della Francia che da giorni registra migliaia di nuovi contagi. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato di aver firmato una nuova ordinanza che impone test ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus. “L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora” ha detto Speranza.

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