Coronavirus nel mondo “si sta allargando”. Oms: “Livello di minaccia è molto alto”. “Lieve positività” su un cane a Hong Kong

28 febbraio 2020

L’Organizazzione Mondiale della Sanità sta portando a livello “molto elevato” la minaccia del nuovo coronavirus che ha causato circa 79mila contagi in Cina e oltre 5.000 nel resto del mondo. “I nostri epidemiologi hanno seguito continuamente gli sviluppi e adesso abbiamo aumentato la nostra valutazione del rischio di diffusione e dell’impatto del Covid-19 a un livello ‘molto alto’ in tutto il mondo” ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus secondo cui il coronavirus potrebbe raggiungere la maggior parte “se non tutti i Paesi” del mondo. Ad oggi ne sono coinvolti 50. L’epidemia “si sta allargando” ha detto Gebreyesus, ma “in questa fase c’è ancora la possibilità di contenere il virus se verranno adottate robuste misure per una pronta rilevazione dei casi, l’isolamento e la cura dei pazienti e il tracciamento dei contatti”.

Nelle ultime 24 ore, ad esempio, le autorità cinesi hanno reso noti 329 casi di Covid-19, il dato più basso in oltre un mese. Inoltre, ha spiegato il direttore generale dell’Oms, “oltre venti vaccini sono in via di sviluppo in tutto il mondo e diversi farmaci sono a una fase di sperimentazione clinica: ci aspettiamo i primi risultati nelle prossime settimane” ha concluso. “Finché le cose rimarranno così, abbiamo ancora la possibilità di contenere il virus se verranno adottate delle robuste misure per una pronta rilevazione dei casi, l’isolamento e la cura dei pazienti e il tracciamento dei contatti” ha aggiunto Ghebreyesus, secondo cui “non vi sono ancora prove che il coronavirus si stia diffondendo liberamente nelle comunità”. “Ciò che si vede al momento sono delle epidemie collegate di Covid-19 in diversi Paesi, che però possono essere fatte risalire a dei casi noti o a dei focolai definiti”. Da ieri Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi e Nigeria hanno reso noti i primi casi di coronavirus, tutti collegati ai focolai italiani. L’Italia ha esportato 24 casi in 14 Paesi, l’Iran 97 casi in 14 Paesi.

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Il direttore generale dell’Oms ha anche annunciato che “oltre venti vaccini contro il coronavirus sono in via di sviluppo in tutto il mondo, e diversi farmaci sono ad una fase di sperimentazione clinica: ci aspettiamo i primi risultati nelle prossime settimane”. Tuttavia, ha rassicurato che “non abbiamo bisogno di aspettare vaccini e farmaci, ci sono cose che qualsiasi individuo può fare oggi per proteggere se stesso e gli altri”. La Missione congiunta Cina-Oms ha infatti pubblicato un rapporto che contiene – oltre a molte informazioni utili – 22 raccomandazioni indirizzate alle autorità e al pubblico in generale. Il documento “chiede a tutti i Paesi di educare e informare i propri cittadini, allargare la sorveglianza, trovare, isolare e curare ogni caso di infezione, rintracciare ogni contatto e assumere un approccio globale governo-società – non è questione che possa riguardare solo i Ministeri della Sanità”, ha concluso Tedros.

A Hong Kong un cane il cui proprietario è stato infettato da coronavirus ha rivelato una “lieve positività” all’agente patogeno. Un comunicato del Dipartimento Agricoltura, Pesca e Conservazione della città semiautonoma cinese afferma che il cane è stato segnalato alle autorità il 26 febbraio. I test su campioni orali, nasali e rettali hanno rilevato una positività al virus, anche se l’animale non presenta sintomi. “Il Dipartimento condurrà uno stretto monitoraggio del cane summenzionato e raccoglierà altri campioni da testare per verificare se effettivamente il cane sia stato infettato dal virus oppure si sia trattato di una contaminazione ambientale del naso e della bocca del cane” si legge nel comunicato.

IRAN

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Sarebbero almeno 210 le persone morte in Iran per la malattia Covid-19, stando a quanto hanno riferito fonti del sistema sanitario iraniano alla Bbc. Un bilancio nettamente superiore rispetto ai 34 decessi riferiti oggi dalle autorità iraniane, che hanno sempre respinto l’accusa di nascondere i dati reali sulla diffusione dell’epidemia.

STATI UNITI

Sono 61 i casi di coronavirus registrati negli Stati Uniti. L’aggiornamento è stato fornito dai Centers for Disease Control and Prevention, l’agenzia federale statunitense responsabile del controllo e della prevenzione delle malattie. La lista include 43 persone che erano a bordo della nave da crociera Diamond Princess, tre persone rimpatriate dalla Cina e 15 casi registrati negli Stati Uniti; 285 persone che erano a bordo della Diamond Princess si trovano in quarantena negli Stati Uniti. Dei 15 casi statunitensi, nove sono stati registrati in California. Tra questi, c’è il caso di una donna, ricoverata in gravi condizioni, di cui non si è riuscito finora a comprendere l’origine del contagio.

PRIMO CASO A CITTA’ DEL MESSICO

Primo caso di nuovo coronavirus a Città del Messico. Lo ha confermato il sottosegretario alla Prevenzione e promozione della Salute del Messico, Hugo Lopez-Gatell. “Stavamo effettuando il secondo test di conferma da parte del laboratorio nazionale di riferimento Indre (Instituto Nacional de Enfermedades Respiratorias). Il processo è durato tutta la notte e verso le 6 del mattino ci hanno dato il risultato ed è positivo, quindi abbiamo già un caso confermato di coronavirus e lo consideriamo il caso indice”, ha spiegato il sottosegretario.

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Si tratta di un uomo di 35 anni, che di recente è stato in Italia e che ora si trova nella capitale messicana. Per ora il contagiato presenta sintomi lievi, simili a catarro, e cinque persone che sono state a contatto con lui sono ora sotto osservazione. Il 26 febbraio il Brasile ha confermato il primo caso di Covid-19 su un connazionale che era rientrato dal Nord Italia, primo caso in America Latina di nuovo coronavirus.

ANNULLATO SALONE DI GIVEVRA

Il Salone dell’auto di Ginevra è stato annullato, come tutti gli eventi in Svizzera con oltre mille partecipanti; e il quotidiano Tribune de Geneve mostra una cartina con i contagiati nel paese, tutti per contatti col Nord Italia. La decisione presa in Svizzera è solo l’ultima precauzione in ordine di tempo, e con un peso specifico enorme, presa nel mondo per cercare di limitare il contagio da coronavirus, che dalla Cina agli Stati ha fatto il giro del mondo. Più di 80mila i contagiati, quasi 40mila i guariti, 2800 le vittime.

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