Coronavirus: variante Delta, allarme in molti Paesi

Coronavirus: variante Delta, allarme in molti Paesi
10 luglio 2021

Ammontano a 1.400 (1.390 ieri) i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Italia, mentre i morti sono stati 12 (ieri 25). Lo rende noto il ministero della Sanità che aggiunge che sono stati effettuati 208.419 nuovi tamponi (12 mila in più di ieri). Sempre nelle ultime 24 ore sono stati, invece, 6 i nuovi ingressi in terapia intensiva e 161 sono i ricoveri totali per Covid nelle strutture sanitarie italiane. Attualmente sono 41.015 i positivi mentre sale a 127.768 il totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia. Il tasso di positività rimane stabile allo 0,7%.

La rapida avanzata della variante Delta, con conseguente aumento dei contagi da coronavirus, sta mettendo in allarme molti Paesi. Dal Canada all’Australia, dall’estremo Oriente all’Europa si stanno reintroducendo limitazioni, controlli e restrizioni. Ecco la mappa mondiale delle misure decise dai vari governi. Molti Paesi dell’Asia sono alle prese con un numero insufficiente di dosi di vaccino. Secondo il New York Times, in Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud meno di un terzo dei cittadini – in media – ha ricevuto la prima dose. Allo stesso tempo in diverse nazioni del Sud-est asiatico si sta registrando un numero di morti tra i più alti dall’inizio della pandemia. Ecco lo scenario in alcuni Paesi.

Australia – Gli abitanti di Sydney devono osservare un lockdown restrittivo e rimanere chiusi in casa almeno fino al 17 luglio. Per alcuni giorni le chiusure hanno interessato metà della popolazione australiana, comprese Brisbane e Perth. Ridotto anche il numero delle persone autorizzate a entrare nel Paese, che da 6mila sono passate a 3mila.

Corea del Sud – Dal prossimo 12 luglio a Seul, la capitale, e nelle regioni confinanti le restrizioni toccheranno il livello più alto con la chiusura di scuole, bar, locali notturni e limitazione a due persone per gli incontri serali, dopo le ore 1.

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Giappone – Le autorità di Tokyo hanno decretato un nuovo stato d’emergenza sanitario, il quarto nel Paese dall’inizio della pandemia. Entrerà in vigore il 12 luglio e durerà fino al 22 agosto, mentre i Giochi Olimpici – in programma dal 23 luglio all’8 agosto – si svolgeranno senza spettatori per garantire la massima sicurezza. Nell’ambito di questa misura, saranno nuovamente limitati gli orari di apertura di bar e ristoranti, oltre al divieto di vendita di alcolici.

Canada – Il premier Justin Trudeau ha annunciato che i viaggiatori stranieri non vaccinati “non saranno autorizzati a entrare nel Paese per un certo periodo di tempo piuttosto lungo”. Una restrizione decisa a nome della sicurezza dei canadesi e per “non rendere vani i sacrifici fatti dalla gente negli ultimi mesi”.

Tunisia – Le autorità hanno definito la situazione sanitaria “catastrofica”, gli spostamenti tra le regioni sono bloccati fino al 31 luglio. È stato anche deciso di mantenere le misure in vigore, tra cui il coprifuoco dalle 20 alle 5, il divieto di assembramenti e le disposizioni decise a livello regionale dai vari governatorati. Di conseguenza, anche la vicina Libia ha deciso di chiudere i confini con la Tunisia per evitare il propagarsi del Covid-19.

Francia – Per il 12 luglio è stato convocato anticipatamente un nuovo consiglio di difesa sanitario che potrebbe decretare l’obbligatorietà della vaccinazione per alcune categorie professionali o gruppi di popolazione particolarmente a rischio, oltre a una eventuale estensione del pass sanitario. Intanto il governo francese sconsiglia ai propri cittadini di recarsi in Spagna o in Portogallo per le vacanze estive a causa della situazione epidemiologica che si è deteriorata.

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Germania – Chi rientra in Germania dopo un viaggio in Spagna, che è stata dichiarata zona a rischio Covid, dovrà presentare un tampone negativo oppure la certificazione di una completa vaccinazione per evitare la quarantena. Per chi torna da Cipro sarà comunque obbligatoria una quarantena da cinque a dieci giorni.

Olanda – Il premier Mark Rutte ha annunciato una serie di nuove misure restrittive, tra cui la chiusura di tutte le discoteche e quella dei ristoranti a mezzanotte. I contagi sono aumentati di sette volte in una settimana, costringendo il governo a fare marcia indietro sull’allentamento delle restrizioni.

Grecia – Dal 5 luglio gli adulti che vogliono recarsi nelle isole greche devono presentare un certificato di vaccinazione anti-Covid o un tampone/test antigenico rapido negativo, o dimostrare di essere guarite recentemente. I giovani fra 12 e 17 anni potranno viaggiare con qualsiasi test, compresi quelli che si fanno a casa, mentre non è richiesto alcun certificato ai minori di 12 anni. La misura non interessa le isole Euba, Leucade e Salamina. Il governo sta valutando l’introduzione di controlli anche per gli spostamenti tra le regioni della Grecia continentale.

Portogallo – Stranieri o portoghesi di ritorno dall’estero, per soggiornare in albergo devono presentare un test negativo, un attestato vaccinale o la prova di una recente guarigione. Lo stesso provvedimento vale anche per altri tipi di alloggi, come Airbnb. Nel fine settimana, in 60 località ad alto rischio Covid, tra cui Lisbona e Porto, all’ingresso dei ristoranti verrà chiesto un attestato vaccinale o di guarigione per poter consumare il pasto all’interno. Da venerdì 2 luglio è tornato in vigore il coprifuoco – a Lisbona e Porto – con un divieto di circolazione fra le 23 e le 5 di mattina. È stata anche estesa ad altri 16 comuni la limitazione degli orari di apertura dei bar e dei ristoranti (che interessava già Lisbona): si chiude alle 22.30 in settimana e alle 15.30 nei weekend .

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Spagna – La Spagna chiede un test Covid negativo o prova dell’avvenuta vaccinazione ai turisti britannici diretti alle isole Baleari (Minorca, Ibiza, Formentera). La situazione sanitaria nazionale si sta rapidamente deteriorando, motivo per cui la Francia sconsiglia ai cittadini di scegliere il Paese iberico come meta estiva. La Germania torna a dichiarare tutta la Spagna zona a rischio Covid. Sempre in Spagna, a causa della diffusione della variante Delta e dell’aumento “esponenziale” di casi Covid, la Catalogna ha reintrodotto alcune restrizioni. I locali notturni resteranno chiusi questo fine settimana e sarà necessario mostrare un tampone negativo o il pass vaccinale per prendere parte ad attività all’aperto che coinvolgano oltre 500 persone. “La pandemia non è finita, le nuove varianti sono molto contagiose e abbiamo ancora significativi segmenti di popolazione che non sono vaccinati”, ha sottolineato Patricia Plaja, portavoce del governo catalano. E proprio su Portogallo e Spagna è intervenuto anche Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute italiano, che ha avvertito: “Si sta valutando di prendere misure più rigide” per chi arriva da questi due Paesi .

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