Covid-19, 11 regioni a rischio elevato trasmissione fuori controllo

Covid-19, 11 regioni a rischio elevato trasmissione fuori controllo
30 ottobre 2020

Undici Regioni/PA sono classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2. Di queste, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale in quanto non valutabili in modo attendibile perché la completezza del dato di sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni/PA sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. E’ quanto evidenzia il Report settimanale della Cabina di Regia Ministero Salute-Iss sull’emergenza covid-19 in Italia che riporta un`analisi dei dati relativi al periodo 19-25 ottobre 2020. Per i tempi che intercorrono tra l`esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l`infezione all`inizio di ottobre. Si tratta quindi di un quadro epidemiologico precedente all`adozione delle misure restrittive introdotte dal DPCM del 24 ottobre 2020.

Il Report conferma che l`epidemia in Italia è in rapido peggioramento e ancora complessivamente compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Questa settimana si osserva un ulteriore forte incremento dei casi che porta l`incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg a 279,72 per 100,000 abitanti nel periodo 12/10-25/10 (vs 146,18 per 100,000 abitanti periodo 5/10-18/10). Nello stesso periodo, il numero di casi sintomatici è raddoppiato: da 27.117 (periodo 5/10-18/10) a 54.377 (periodo 12/10-25/10). L`aumento di casi è diffuso in tutto il Paese, con tutte le Regioni/PPAA che riportano un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso MdS). Nel periodo 08 – 21 ottobre 2020, l`Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane con valori superiori a 1,5 in diverse Regioni/PA.

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Continua a scendere la percentuale dei casi rilevati attraverso attività di tracciamento di contatti (19,2%) mentre si continua ad osservare un aumento nella percentuale dei casi rilevati per la comparsa di sintomi (32,6%). Rimane relativamente stabile (28,3%) la percentuale dei casi che è stata rilevata attraverso attività di screening mentre si conferma l`aumento (19,9%) della percentuale dei casi per cui non è stato riportato il motivo dell`accertamento diagnostico. Continua ad aumentare il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (49.511 casi questa settimana vs 23.018 la settimana precedente) che supera l`80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni/PA. Si osserva una rapida crescita dell`incidenza, impossibilità sempre più frequente di tenere traccia di tutte le catene di trasmissione e rapido aumento del carico sui servizi assistenziali con aumento dei tassi di occupazione dei posti letto ospedalieri sia in area critica che non critica che sta limitando la fruibilità dei servizi assistenziali non legati a COVID-19.

Si evidenza una forte difficoltà nel tracciare in modo completo le catene di trasmissione ed aumento in proporzione dei casi evidenziati per sintomi. Si conferma che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

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